Ieri è stata una giornata di fuoco ad Ostia, e non per il clima rovente. Una serie di incendi hanno impegnato i Vigili del Fuoco e la polizia di Roma Capitale per spegnere e contrastare i roghi scoppiati anche vicino i luoghi di balneazione.

Ad allarmare i bagnanti che erano in spiaggia al chiosco del vicino Bahia, un rogo che ha coinvolto due cassonetti dei rifiuti dell’Ama posizionati sul Lungomare Paolo Toscanelli. Tra paura e panico, i vigili sono intervenuti per spegnere l’incendio. Fortunatamente non si sono registrati danni a persone o autovetture.

Ma questa non è che una triste realtà più volte denunciata dall’azienda municipalizzata che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti di Roma. Negli ultimi dieci giorni si sono verificati diversi incendi per cause probabilmente dolose: le fiammo hanno distrutto almeno altri quattro cassonetti dell’Ama.

In poco più di sette mesi sono oltre 200 i contenitori per i rifiuti (cassonetti, campane, ecc.) presi di mira” denuncia l’Ama in una nota. Ma l’azienda rende noto di aver già avviato le procedure per sporgere denuncia contro ignoti, così come il complesso iter di rimozione del materiale speciale combusto. Al di là delle difficoltà e della rabbia per incendi che molto spesso sono di natura dolosa, Ama vuole al più presto ripristinare le condizioni di fruibilità del servizio e decoro tra le strade.

Dura la condanna dell’amministratore unico di Ama Stefano Zaghis, che sottolinea come questi gesti gravi “danneggino l’ambiente, mettano a rischio la sicurezza dei cittadini e generino pesanti aggravi economici per l’azienda che ricadono sulla collettività“.

L’Ad di Ama lancia quindi un invito a tutta la cittadinanza per la massima vigilanza e collaborazione anche per individuare gli autori degli atti vandalici.

Andrea Lagatta

Autore