Il vento caldo non lascia tregua e in Sicilia, Calabria e Puglia spinge le fiamme sempre più lontano. In una sola giornata, l’11 agosto sono state cinque le vittime, 4 in Calabria e una in Sicilia. Nelle ultime 12 ore sono stati 528 gli interventi dei pompieri: 230 in Sicilia, dove la situazione è ritenuta “sotto controllo”, con 84 squadre al lavoro, mentre in Calabria gli interventi sono stati un centinaio ed è qui che si riscontrano le maggiori criticità. Brucia l’Aspromonte e tutta la provincia di Reggio Calabria. Un rogo ha attaccato anche il Salento, vicino Otranto.

Incendi su tutto l’Aspromonte

Il premier Mario Draghi ha telefonato al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, per esprimere la solidarietà e la concreta vicinanza del Governo alla città metropolitana e in particolare alle comunità colpite dai roghi che in questi giorni stanno martoriando l’Aspromonte e che ad oggi hanno già causato 4 vittime. Assicurando non solo la vicinanza dell’esecutivo ma anche che verrà messo in cantiere “un programma di ristori per le persone e le imprese colpite, insieme a un piano straordinario di rimboschimento e messa in sicurezza del territorio”. Intanto già domani il capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio sarà nella città dello Stretto per verificare sul campo la situazione e guidare personalmente il seguito delle operazioni. La situazione in Calabria rimane grave anche se nelle ultime 24 ore, gli incendi si sono ridotti di intensità grazie soprattutto all’intervento di soccorsi e squadre di vigili del fuoco da altre regioni.

“Sono 59 i roghi attivi in Calabria. Un dato in diminuzione rispetto alla giornata di ieri, ma la situazione continua a essere grave”, spiega il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì che ieri ha chiesto al governo la dichiarazione dello stato di emergenza. “Dei 59 incendi registrati questa mattina 12 sono di interfaccia – ha precisato – Le squadre impegnate nelle operazioni di spegnimento sono in tutto 70. I mezzi aerei regionali sono attualmente operativi nei comuni di Isca sullo ionio, Cardeto, Longobucco e Orsomarso, quelli dello Stato a Bagaladi. Più nello specifico, è presente un canadair in ognuno dei comuni di Isca, Cittanova, San Luca, Mammola, Aiello. Un elicottero dell’esercito è attivo su Mendicino. Le criticità maggiori si registrano nel Reggino”.

Il presidente della regione elenca poi alcune località dell’Aspromonte che risultano oggi tra le più colpite: Bagaladi, Cardeto, Grotteria, Mammola, Martone, San Luca e Cittanova. “Nel condannare, una volta di più, l’azione scellerata dei piromani — conclude Spirlì —, non posso non rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le squadre di soccorso regionali e nazionali che si stanno prodigando senza risparmio per fare rientrare questa emergenza”.

Il santuario della Madonna di Polsi, vicino a San Luca, resta isolato. Il rettore don Tonino Saraco è provato ma assicura che “la struttura al momento non corre pericoli ma è di fatto isolata per via dei violenti incendi che hanno causato l’interruzione in più punti dell’unica via proveniente da S. Luca, il centro abitato più vicino”. Questa mattina la messa è stata celebrata senza fedeli. E per la cerimonia di ferragosto, qualora la viabilità non dovesse essere stata ripristinata, ci si sta attrezzando per lo streaming.

Ieri le fiamme avevano causato due vittime nel reggino, lambito diverse case tanto da causare lo sfollamento, momentaneo, di alcune abitazioni. E anche a Catanzaro qualche famiglia residente nella zona nord del capoluogo di regione era stata costretta a lasciare la propria abitazione per qualche ora.

In Sicilia bruciano i boschi delle Madonie e di Petralia

La situazione è “sotto controllo” ma continua a d essere drammatica in Sicilia dove durante la notte le fiamme hanno ridotto in cenere ettari di terra nei comuni in provincia di Palermo, in particolare sulle Madonie, a Polizzi Generosa, Castellana Sicula e Geraci Siculo. Centinaia di persone sono state evacuate. Da stamattina bruciano anche boschi e macchia mediterranea a Petralia Sottana e Petralia Soprana.

Continuano a operare vigili del fuoco, forestale e Protezione civile, intervenuti anche per proteggere abitazioni e aziende insidiate dalle fiamme. All’alba di oggi sono ripresi gli interventi aerei di spegnimento a Enna, dove ieri nella zona residenziale di Pergusa è divampato un violentissimo incendio, proseguito per tutta la notte e che si è spostato verso piazza Armerina. Le fiamme hanno investito la vallata tra Pergusa e Valguarnera, distruggendo due aziende agricole. In una di queste non è stato possibile mettere in salvo il bestiame.

Le fiamme ieri sera erano entrate nel centro abitato di Petralia Soprana, nella provincia di Palermo, attaccando parte del paese. Un bilancio di dieci persone lievemente intossicate e cento sfollati. Il sindaco Pietro Macaluso sta facendo la conta dei danni. “Oltre a questo primo bilancio ci sono tre famiglie rimaste senza casa che hanno trovato alloggio in casa di parenti, dieci aziende agricole danneggiate e cento animali morti” ha detto il primo cittadino che ha poi aggiunto: “Ancora il territorio brucia ma la speranza è che il peggio sia passato. Non si capisce perché, ma le Madonie sono state colpite in modo chiaro”. Una vera e propria aggressione, l’ha definita il primo cittadino, di cui occorrerà capire le ragioni. Madonie sono sotto attacco da parte dei piromani, con un disegno ben preciso anche per il sindaco di Polizzi Generosa in provincia di Palermo Gandolfo Librizzi.

Le fiamme divampano nel cuore del Salento

Un rogo di enormi dimensioni è in corso nel cuore del Salento. A Otranto un vasto incendio sta devastando ettari ed ettari di macchia mediterranea in località Porto Badisco. Sul posto al momento ci sono i vigili del fuoco, gli agenti della polizia locale, gli agenti del locale commissariato di polizia. Si sta valutando la possibilità di chiudere alcuni tratti al traffico. Il vento di tramontana sta alimentando ulteriormente le fiamme.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.