Il regista canadese premio Oscar Paul Haggis “temporaneamente dimorante in Ostuni (Brindisi)” è “stato sottoposto a fermo indiziario e per lui è stata chiesta l’applicazione della misura cautelare” perché “gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate, reati commessi in pregiudizio di una giovane donna straniera”. É quanto si legge in una nota diffusa dalla Procura di Brindisi.

Il regista “secondo gli elementi raccolti” avrebbe “costretto la giovane, da lui conosciuta tempo addietro, a subire rapporti sessuali” per due giorni a Ostuni dove partecipa a una kermesse di cinema. Secondo quanto riportato da LaPresse, per il procuratore aggiunto Antonio Negro e il pm Livia Orlando, titolari delle indagini, “la vittima, a seguito di uno dei rapporti sessuali riferiva di essere stata costretta a rivolgersi alle cure dei sanitari” e “dopo un paio di giorni di permanenza e di rapporti non consenzienti la donna veniva accompagnata dall’uomo dinanzi all’aeroporto Papola Casale di Brindisi e lì lasciata all’alba, nonostante le precarie condizioni fisiche e psicologiche”.

In aereoporto la ragazza, presunta vittima di violenze, “in evidente stato confusionale, veniva notata da personale di Aeroporti di Puglia e da personale della Polizia di Frontiera che, dopo averle prestato le prime cure, la conducevano negli Uffici della Squadra Mobile. Gli operatori di polizia provvedevano, quindi, ad accompagnare la donna presso l’ospedale Perrino di Brindisi per il ‘protocollo rosa’ destinato alle vittime di violenza. Successivamente la vittima formalizzava la denuncia e riferiva circostanze fatte oggetto di successiva attività di riscontro da parte degli investigatori”, si legge ancora nella nota della Procura di Brindisi. Nel medesimo provvedimento è richiesto l’incidente probatorio della parte offesa finalizzato a cristallizzare le dichiarazioni della stessa. L’idagine è stata condotta dalla Squadra Mobile, che, ricevuta la denuncia della vittima del reato, ha fatto ulteriori accertamenti fino ad arrivare al fermo del regista.

Nato 70 anni fa a Londra ma cittadino canadese, Paul Haggis ha vinto l’Oscar nel 2006 per la sceneggiatura del film “Crash – contatto fisico”. È stato anche sceneggiatore della pellicola diretta da Clint Eastwood “Million dollar baby”. Il cineasta si trovava in Puglia per un festival del cinema: avrebbe dovuto intervistare e conversare con i registi Edward Norton e Michael Nozik ed era stato di recente nel Salento perché aveva curato il cortometraggio per Mesagne candidata Capitale alla cultura 2024.

Secondo quanto ricostruito dall’Ansa, le accuse di violenza sessuale e lesioni personali aggravate a Paul Haggis, che hanno portato al suo fermo a Ostuni, non sono le prime del genere arrivate al cineasta canadese. Il regista di Crash sta affrontando una causa civile negli Usa, nata dalle accuse formulate nel 2017 dell’addetta stampa Haleigh Breest, che aveva dichiarato di essere stata stuprata da Haggis dopo una premiere nel 2013. Dal 2018 altre quattro donne si sono fatte avanti affermando di essere state vittime di molestie e aggressioni sessuali da parte del regista. Haggis ha negato tutte le accuse, sostenendo che il rapporto con l’addetta stampa era stato consensuale e ha tentato di citare in causa a sua volta Haleigh Breest (la mozione è stata respinta dal giudice) per diffamazione attraverso false accuse e perchè avrebbe tentato di estorcergli 9 milioni di dollari.

Del caso si era tornati a parlare l’anno scorso quando Haggis aveva chiesto al giudice di velocizzare la causa civile, dichiarando di essere vicino alla bancarotta e di non poter coprire le spese legali che sarebbero arrivate a quasi due milioni di dollari. Costi che non sarebbe più in grado di sostenere, secondo quanto dichiarato, per le difficoltà che starebbe incontrando nel trovare ingaggi, proprio per le accuse di violenza. Il cineasta negli ultimi anni è stato spesso al centro delle polemiche, soprattutto per lo scontro con Scientology, di cui è stato membro per 35 anni e che ha abbandonato nel 2009 dopo le posizioni dell’organizzazione religiosa fondata da Ron Hubbard contro i matrimoni gay.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.