Da quella storia d’amore e dal processo più social di tutti i tempi non sono usciti bene né lei né lui, né Amber Heard né Johnny Depp, o almeno così hanno scritto i commentatori. Quest’ultimo però potrebbe conoscere una nuova ondata di popolarità e recuperare forse il tempo perso dopo la sentenza a suo favore. Per esempio a partire da Jack Sparrow, l’istrionico protagonista della saga Pirati dei Caraibi.

Un ex dirigente della Walt Disney ha dichiarato infatti al magazine People che dopo la sentenza a lui favorevole nel processo per diffamazione contro l’ex moglie Depp potrebbe tornare a vestire i panni di Jack Sparrow. “C’è un enorme appetito” e “troppo potenziale tesoro al botteghino”. Da non dimenticare: i social si sono schierati – anche in maniera grottesca – in larga maggioranza per l’attore e contro l’ex moglie.

Il caso ha determinato una seria battuta d’attesto sulla carriera di Depp. A differenza di quanto successo con la saga Animali Fantastici, spin off di Harry Potter in cui l’attore interpretava Gellert Grindelwald, e nella quale è stato sostituito da Mads Mikkelsen, il personaggio di Sparrow è cucito addosso a lui. No Depp, no Pirati dei Caraibi insomma.

Depp, difendendosi nel processo per diffamazione, ha parlato di cancel culture ai suoi danni. Ovvero: demonizzato lui e tutto il suo lavoro. L’avvocato ha parlato di 22,5 milioni di dollari di danno per il mancato ingaggio per il nuovo capitolo della saga. “La giuria mi ha ridato la vita”, ha detto l’attore dopo il processo. “Il meglio deve ancora venire”. L’ex moglie ha comunque avvisato di voler ricorrere in appello.

“Con il produttore di Pirati dei Caraibi, Jerry Bruckheimer, che cavalca l’enorme successo di Tom Cruise in Top Gun: Maverick, c’è un enorme desiderio di riportare sul maxi schermo star di Hollywood in film seriali estremamente popolari“, ha aggiunto l’insider nella sua intervista a People. Proprio Bruckheimer aveva recentemente dichiarato al Sunday Times di stare “sviluppando due sceneggiature di Pirati dei Caraibi: una con Margot Robbie (designata erede di Depp nel ruolo di protagonista) e una senza di lei”.

L’ex dirigente della Disney, che stima che il sequel del film potrebbe uscire non prima del 2025 a causa delle tempistiche di produzione, ha detto di ritenere “plausibile per la Robbie il ruolo della figlia di Depp e un ruolo cameo per lui, come prova”. L’attore durante il processo aveva parlato anche dei litigi con i dirigenti della Disney che lo avevano fatto sentire “colpevole fino a prova contraria”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.