Il mistero del fenomeno che si ripete periodicamente
Perché il lago d’Averno è ‘rosso’, l’esperto spiega il fenomeno nei Campi Flegrei: “Ecco cosa sta succedendo”
Nelle ore in cui nei Campi Flegrei continuano le scosse di terremoto, c’è anche un altro fenomeno che sta incuriosendo: le acque del lago D’Averno si sono improvvisamente colorate di rosso. Uno o scenario suggestivo e a tratti inquietante ma che ha una spiegazione scientifica e soprattutto naturale. “La colorazione rossa delle acque è dovuta alla proliferazione di alghe”, spiega Stefano Caliro, geochimico dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano.
Dunque a tingere di rosso le acque del lago d’Averno sarebbero queste particolari alghe rosse che proliferano in questo periodo. Sui social si moltiplicano foto e video di questo particolare fenomeno e in tanti si chiedono a cosa sia dovuto, se sia pericoloso o dovuto all’inquinamento. A preoccupare è anche la concomitanza con eventi vulcanici nella zona di maggiore entità nell’ultimo periodo: bradisismo, terremoti e il livello del mare bassissimo. Il Riformista ha chiesto a Stefano Caliro di rispondere a tutti i dubbi e le perplessità su questo strano fenomeno che chiarisce essere a suo avviso “un fenomeno naturale”.
Perché le acque del lago d’Averno sono rosse?
La colorazione rossa delle acque è dovuta alla proliferazione di alghe.
L’acqua rossa nel Lago d’Averno è un fenomeno che si ripete?
Sì, il fenomeno è periodico con una frequenza quasi annuale, ma l’entità del fenomeno è variabile.
Per quanto tempo dura l’acqua rossa?
Per le esperienze pregresse in fenomeno dura poche settimane.
Ci sono motivi in particolare per cui questo fenomeno avviene?
Non sono a conoscenza di studi in merito e non riguarda il mio settore scientifico, ma penso sia la concomitanza di almeno due fenomeni: l’incremento di temperatura dopo i periodi freddi e la presenza di nutrienti nelle acque. Non è certamente un fenomeno legato all’attività vulcanica.
Le acque rosse del lago d’Averno possono essere associati a eventi come bradisismo e acque del mare molto basse e alle attività vulcaniche? Ci sono correlazioni?
Il fenomeno delle alghe rosse non è legato all’attività vulcanica dei Campi Flegrei. Quest’ultima, a causa delle valutazioni espresse dalla Commissione Grandi Rischi sui dati di monitoraggio registrati, ha portato il Dipartimento di Protezione Civile nel dicembre 2012 a elevare il livello di allerta ad “allerta scientifica” (livello “giallo”) ai Campi Flegrei.
Servono azioni in particolare per far tornare le acque del lago d’Averno al loro colore originale o basta aspettare che la natura faccia il suo corso?
Normalmente la natura fa il proprio corso e le acque ritornano del colore originario.
Le acque sono state analizzate?
Sono stati prelevati campioni di acqua in concomitanza di questo fenomeno e sono stati analizzati per i parametri di interesse geochimico-vulcanologico. Non sono emerse differenze rispetto alle composizioni misurate in passato.
Il lago d’Averno si tinge di rosso, la spiegazione dell’ Arpac: “Alghe sostenute dal cianobatterio Planktothrix rubescens”
Intanto l’Arpac, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania, che sta monitorando con attenzione quanto sta accadendo nel lago, in una nota ha precisato ulteriormente il fenomeno. “Il lago d’Averno è interessato periodicamente da fioriture algali di colore rosso-bruno, in passato spesso sostenute dal cianobatterio Planktothrix rubescens, che si verificano nei mesi invernali, soprattutto al fine gennaio – inizio febbraio, in concomitanza con temperature fredde notturne”.
Dunque il clima e le temperature metereologiche hanno il loro ruolo nel determinare il misterioso fenomeno. “La comparsa delle fioriture algali in inverno si verifica a seguito di eventi climatici che determinano il rimescolamento delle acque del lago – continua la nota – il progressivo raffreddamento degli strati superficiali delle acque del lago porta allo sprofondamento di tali acque, favorendo e permettendo la risalita in superficie dei cianobatteri, che trovano appunto in superficie le condizioni favorevoli alla riproduzione”.
Le acque del lago d’Averno diventate rosse non avrebbero dunque nessuna connessione con l’inquinamento ma qualche pesce potrebbe morire. “In passato (ad esempio nel 2001) contemporaneamente al bloom algale, si sono verificate anche delle morie di pesci addebitate in quei casi sia a situazioni anossiche determinate da bloom algale che a presenza di anidride solforosa. Non dimentichiamo che il lago d’Averno è di origine vulcanica e non va esclusa la risalita di gas associata ad attività vulcaniche”.
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