La sorella di 13 anni Sofia ricoverata in gravi condizioni
Polina e Semyon, i fratellini di 10 e 5 anni uccisi in Ucraina mentre fuggivano dalla guerra

Polina e Semyon avevano 10 e 5 anni. Erano fratelli. Sono morti entrambi nella guerra in Ucraina, con la madre e il padre, mentre tentavano di scappare con la famiglia dal Paese invaso dalla Russia. Il piccolo era stato ricoverato insieme con l’altra sorella Sofia, 13 anni, ancora in ospedale in gravi condizioni. La notizia della sua morte è stata confermata ieri sera dal quotidiano britannico Telegraph.
L’auto sulla quale viaggia la famiglia era stata bersagliata dal fuoco di un “gruppo di sabotatori russi” secondo quanto reso noto dal vice sindaco di Kiev Volodymyr Bondarenko. I genitori Anton Kudrin e Svetlana Zapadynskaya erano morti in quell’attacco. Il veicolo si sarebbe ritrovato con la loro automobile nel mezzo di uno dei tanti blitz delle forze speciali russe nella capitale ucraina. La fotografia di Polina, la bimba dalla ciocca di capelli rosa che frequentava l’ultimo anno della scuola elementare, con le pepite turchesi in mano aveva fatto il giro del mondo. Era stata pubblicata sui social da Bondarenko.
La notizia della sua morte era stata data sabato scorso, a poche ore dall’inizio dell’operazione per “smilitarizzare” e “denazificare” l’Ucraina annunciata in televisione dal Presidente russo Vladimir Putin. Il fratellino Semyon era stato ricoverato nella terapia intensiva dell’ospedale pediatrico di Okhmatdyt. È sopravvissuto solo pochi giorni. Le prime notizie avevano parlato di un bombardamento poi smentito dalla ong italiana Soleterre. La famiglia è stata colpita nei combattimenti in strada.
La guerra colpisce anche i bambini. Lunedì scorso. Il Presidente Volodymyr Zelensky aveva parlato di 16 bambini rimasti vittime del conflitto – i bollettini del conflitto di Kiev e Mosca non combaciano, in questa fase caotica del conflitto i dati sono parziali e alterati dalla propaganda. Secondo la consigliera del presidente per i diritti dei bambini Daria Herasymchuk 28 bambini sono stati uccisi e 64 feriti in otto giorni. 1,5 milioni di bambini attualmente sarebbero bloccati nelle aree dei combattimenti.
L’ospedale Okhmatdyt, nel centro di Kiev – dove arrivavano pazienti da tutta l’Ucraina -, aveva trasferito tutti i pazienti negli scantinati. E proprio nei sotterranei sono nati dei bambini. “I nostri medici sono incredibilmente orgogliosi! Nessun ospedale ha chiuso, tutti lavorano e forniscono assistenza medica. Nessuno aveva paura e tutti guardiamo coraggiosamente negli occhi del nemico. Siamo sulla nostra terra! Proteggiamo le nostre famiglie. Ognuno è al suo posto come meglio può”, aveva dichiarato il ministro della sanità ucraino, Viktor Lyashko al canale telegram Ukrain Now.
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