“Quella di Visco è una vergognosa autoassoluzione che offende migliaia di risparmiatori coinvolti nella disastrosa gestione della Banca Popolare di Bari”. Lo afferma in una nota il Codacons, commentando le dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera dal governatore di Bankitalia. “Ancora una volta – prosegue – Banca d’Italia scarica qualsiasi responsabilità per il dissesto di una banca al quale hanno concorso operazioni autorizzate dallo stesso istituto, e cerca di minimizzare le crisi bancarie avvenute nel nostro paese, parlando di impatto dei salvataggi sul Pil solo dell’1% ma senza soffermarsi sui miliardi di euro dei piccoli investitori andati in fumo. Un film già visto con gli altri istituti di credito caduti in default nel nostro paese, e per i quali Bankitalia non ha svolto la dovuta attività di vigilanza”.

 “Non può essere certo Visco – continua il Codacons – a certificare il corretto operato dell’istituto, e la parola spetta alla magistratura, con le Procure di Bari, Roma, Teramo e Reggio Calabria che dovranno pronunciarsi sull’attività di vigilanza di Bankitalia, attraverso un esposto inviato la settimana scorsa dal Codacons in cui si punta il dito contro il mancato controllo dell’ente il quale ha autorizzato operazioni – come l’acquisizione di Tercas e della Banca Popolare delle Province Calabre – che hanno contribuito a gettare la Popolare di Bari nel baratro”.

Intanto oggi il Codacons “scende in campo anche a favore dei risparmiatori di Banca Base: tutti gli azionisti della banca catanese possono aderire” sul sito dell’associazione “all’azione legale promossa dall’associazione e scaricare la nomina di parte offesa da inviare alla Procura della Repubblica di Catania, avviando così l’iter per recuperare i soldi persi”.

Redazione

Autore