La commissione Giustizia della Camera ha votato a favore dell’emendamento soppressivo depositato alla proposta di legge a firma di Enrico Costa (Forza Italia) sulla prescrizione. I voti sono stati 24 a 23, con il voto determinante della presidente Francesca Businarolo (M5S). La proposta di legge tornerà quindi in aula con il parere negativo della commissione.

Italia viva come accaduto in precedenza ha votato con le opposizioni e quindi contro l’emendamento soppressivo della pdl Costa. Momenti di tensione si sono registrati durante la riunione con Enrico Costa (Fi) e Cosimo Maria Ferri (Iv) che hanno contestato la decisione di non far votare Alessandro Colucci, del Misto, che aveva la delega per votare contro la soppressione.

“In commissione Giustizia alla Camera poco fa è stato votato un emendamento soppressivo sulla prescrizione che è finito 24 a 23 voti per la soppressione, se fosse finito 24 pari la soppressione sarebbe stata negata e il governo sarebbe andato sotto. Non è stato consentito, con una interpretazione folle, di far votare al deputato Colucci, che aveva una delega per tutto il provvedimento per il gruppo Misto. Chiederemo di analizzare gli atti perché per noi è una violazione gravissima fatta dalla presidente che per salvare la maggioranza ha causato una lesione pesantissima e in ogni sede faremo valere le nostre ragioni, e le ragioni del Parlamento e delle istituzioni”. Così Enrico Costa (FI), parlando in aula alla Camera, denunciando quanto successo in commissione alla Camera durante la votazione dell’emendamento soppressivo della sua proposta di legge sulla prescrizione. “Il governo e’ stato salvato da un’interpretazione fasulla della presidente Businarolo. Puoi essere delegato in commissione o per la seduta o per il provvedimento: lei non l’ha tenuto in considerazione” ha aggiunto.

In Commissione Giustizia è appena stato “giustiziato” il diritto parlamentare. Governo e maggioranza, per non andare sotto sul voto a un emendamento soppressivo della proposta di legge del nostro Enrico Costa, hanno negato il voto al deputato dell’opposizione Alessandro Colucci che sostituiva un collega. Con il voto di Colucci il governo avrebbe ricevuto il colpo di grazia: non solo gli è stato impedito di votare, ma è dovuta andare in soccorso alla maggioranza la presidente grillina della commissione che per prassi non vota. Fico intervenga subito e non si renda complice di questo delitto”. Così Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.

“Mi riservo di verificare, questo è chiaro” su quanto accaduto in commissione Giustizia della Camera sul voto all’emendamento al soppressivo della pdl Costa. Lo ha detto in Aula il presidente della Camera, Roberto Fico, a fronte delle proteste delle opposizioni per aver, secondo le stesse, impedito il voto del deputato del gruppo Misto, Alessandro Colucci.

“In Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati si è verificato un episodio gravissimo. Per approvare l’emendamento soppressivo della pdl Costa, si è impedito il voto a un commissario dell’opposizione che era presente in sostituzione di un collega, con regolare delega. Come se ciò non bastasse, la presidente Businarolo è tornata sul luogo del delitto e ha dismesso i suoi panni teoricamente neutrali per assicurare i numeri alla maggioranza. Ma anche con lo scandaloso voto della presidente, la maggioranza sarebbe andata sotto se non avesse truccato le carte. Chiediamo al Presidente Fico di approfondire e sanzionare immediatamente i fatti per non rendersi corresponsabile dell’ennesima violazione del diritto parlamentare”. Lo dichiara Mariastella Gelmini di Fi.

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