Mancano poche ore alla fine del secondo giorno di chiama per eleggere il Presidente della Repubblica e gli italiani osservano con incertezza i movimenti dei partiti politici. Le elezioni hanno acceso gli animi di politici e cittadini. Mentre circolano i nomi del successore di Sergio Mattarella, tra giochi politici e vecchie alleanze, fuori dalla Camera aleggia confusione sul ruolo e i compiti del Capo dello Stato.

Mentre c’è chi balbetta sorridente per non sapere che una persona, per essere eletto Presidente, deve avere almeno 50 anni di età, c’è chi ostenta preparazione e consapevolezza. I cittadini romani, tra shopping e una passeggiata nella fredda via del Corso, hanno saputo rispondere senza esitazione su chi ha impacchettato le ultime cose prima di lasciare il Quirinale. A tentennare sono soprattutto i giovani che sono un po’ imbarazzati per non riuscire a rispondere a qualche domanda. La separazione tra nuove e vecchie generazioni si è andata via via allargando se si guardano i numeri dei sondaggi che vedono i ‘giovani’ e ‘coloro che si informano prevalentemente sui social’ come le categorie meno interessate a questa elezione.

“Mi trovi impreparato”, ha detto un giovane che ha balbettato qualche risposta. Mentre un ragazzo ha azzardato persino come i cittadini siano attualmente impegnati in una lunga tornata elettorale per scegliere il Presidente della Repubblica che deve avere almeno 18 anni, “anzi no, deve essere più anziano”, si è poi corretto. Qualcun altro, invece, ha tentennato su quanti Capi dello Stato sono stati i garanti della Costituzione. “Ce ne sono stati 16, o forse 17”, ha detto un ragazzo, mentre una giovane donna ha persino affermato che al Quirinale, in 76 anni di storia della Repubblica italiana, ci fossero stati quattro Capi di Stato. Per un’altra, invece, il primo Capo dello Stato è stato Carlo Azeglio Ciampi, dimenticando, però, che quest’ultimo è stato il decimo Presidente della Repubblica.

L’incertezza, poi, ha prevalso sui compiti del Capo dello Stato: molti sono caduti in confusione alla domanda sul potere del Presidente della Repubblica di dichiarare lo stato di guerra. “Non c’è mai stata l’occasione, fortunatamente”, ha detto un’anziana signora. “Non farmi parlare di chi comanda in questo Paese”, ha detto invece in romanesco un’altra signora rifiutando di rispondere alle domande.

Prima che senatori e deputati, insieme ai ‘grandi elettori’, eleggano il nuovo Presidente della Repubblica, è meglio che gli italiani aprano i libri per ripassare chi è e cosa fa il Capo dello Stato.

 

 

 

 

 

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