Joe Biden rafforza la sua posizione nella corsa alla nomination democratica per le presidenziali degli Stati Uniti. Nelle primarie in sei Stati ha vinto in quattro di essi, incluso l’importante Michigan, distanziando così ulteriormente lo sfidante Bernie Sanders. L’ex vice presidente, centrista conservatore e membro dell’establishment, ha vinto anche in Missouri, Mississippi e Idaho, mostrando presa sugli elettori della classe operaia e afroamericani. Le speranze del progressista Sanders restano sugli Stati di North Dakota e Washington, dove il conteggio dei voti prosegue.

IL COMMENTO DI BIDEN – Molti avevano detto che la “mia candidatura era morta”, invece “ora siamo molto vivi” e i sostenitori di Bernie Sanders dovrebbero appoggiarmi: “abbiamo bisogno di voi, vi vogliamo, c’è posto per ciascuno di voi nella nostra campagna. Voglio ringraziare Bernie Sanders e i suoi sostenitori per l’energia instancabile e la loro passione”. Lo ha detto l’ex vice presidente Joe Biden, parlando a Philadelphia in occasione delle nuove primarie democratiche. “Condividiamo un obiettivo comune e insieme batteremo Donald Trump”, ha proseguito. A causa dell’epidemia globale di Covid-19, sia Sanders sia Biden hanno cancellato all’improvviso i comizi in Ohio, previsti martedì notte: il primo è ritornato a casa in Vermont, mentre Biden ha deciso di parlare a Philadephia.

Il Democratic National Committee ha anche annunciato che il dibattito di domenica tra i due candidati principali si terrà senza pubblico. Secondo l’analisi di Associated Press, Biden ha ottenuto 153 nuovi delegati, di cui 53 in Michigan, 40 in Missouri, 29 in Mississippi, cinque in North Dakota, 17 in Washington e nove in Idaho. Sanders ne ha avuti 89: 35 in Michigan, 23 in Missouri, due in Mississippi, sette in Idaho, cinque in North Dakota e 17 in Washington.

Avatar photo