Gli effetti del coronavirus, o meglio della psicosi che sta già ‘contagiando’ gli italiani dopo l’ufficializzazione da parte del premier Giuseppe Conte di due casi di positività al virus 2019-nCov a Roma, si stanno diffondendo a grande velocità.

INGRESSO VIETATO AI CINESI – Dopo l’annuncio dello stato d’emergenza in Italia da parte del Consiglio dei ministri la paura si fa strada. A due passi dalla Fontana di Trevi, a Roma, un hotel con annesso un bar caffetteria ha affisso un cartello cartello eloquente: “Due to international safety measures all people coming from China are not allowed to have access in this place. We apologise for any inconvenient”, ovvero “A causa delle misure di sicurezza internazionali le persone che vengono dalla Cina non sono autorizzate a entrare in questo posto. Ci scusiamo per ogni inconveniente”.

Un cartello che, dopo alcune segnalazioni, è stato rimosso con l’intervento della polizia municipale di Roma Capitale.

LA BUFALA SU WHATSAPP – Questa mattina anche il Policlinico Umberto I di Roma era stato costretto ad intervenire ufficialmente per una bufala circolata su WhatsApp. Nell’audio una sedicente infermiera del Policlinico Umberto I di Roma parlava di 27 casi sospetti di infezione da coronavirus. “La direzione sanitaria smentisce tassativamente. All’Umberto I sono stati registrati solo 2 casi sospetti, dichiarati negativi dopo gli accertamenti eseguiti dallo Spallanzani“, si legge nella nota che smentisce la fake news.

 

Redazione

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