Non si è fatta attendere la risposta di Vladimir Putin a Joe Biden. Il Presidente Americano, a un giornalista di Abc che gli ha chiesto se ritenesse il Presidente della Russia un assassino, ieri ha risposto: “Lo penso”. Una dichiarazione senza precedenti, che ha fatto il giro del mondo, la notizia del giorno. Mosca ha richiamato il suo ambasciatore negli Usa. E il Presidente russo ha replicato a Biden: “Cosa gli risponderei? Gli augurerei buona salute. Lo dico seriamente, senza ironia”. E quindi ha aggiunto: “Quando valutiamo altre persone, quando valutiamo altri stati, altri popoli, ci guardiamo sempre allo specchio”.

L’uscita di Biden nel confronto con il giornalista George Stephanopoulos di riferiva alle influenze della Russia nelle elezioni presidenziali del 2020. Una circostanza emersa da un rapporto diffuso martedì dall’intelligence della National Intelligence Council, organo che riunisce le agenzie statunitensi. E infatti il Presidente dem ha aggiunto che il leader del Cremlino “pagherà un caro prezzo” per l’ingerenza a favore dell’ex Presidente Donald Trump. Nessun chiarimento su quali conseguenze potrebbe pagare Putin. “Lo vedrete a breve”.

Biden ha fatto riferimento a un incontro al Cremlino nel 2011 a quando “gli ho detto ‘ho guardato nei tuoi occhi e non credo che tu abbia un’anima’, allora lui si è girato e mi ha detto ‘noi ci capiamo alla perfezione’”. Secondo gli analisti americani la strategia russa avrebbe contato sull’utilizzo “di personaggi vicini al mondo dell’intelligence per promuovere narrazioni, comprese alcune notizie fuorvianti o non comprovate contro Joe Biden, e influenzare media, funzionari e personaggi pubblici statunitensi, alcuni dei quali vicini all’ex presidente Trump e alla sua amministrazione”.

La reazione della Russia: il presidente della Duma Viacheslav Volodin ha attaccato Biden dicendo che “ha offeso i cittadini del nostro Paese con la sua dichiarazione”, “gli attacchi contro Putin sono attacchi al nostro Paese!”. L’ambasciatore a Washington Anatoly Antonov è stato richiamato in Russia per “analizzare i rapporti con gli Stati Uniti”.

Sui media internazionali oggi si sprecano i titoli sui “venti di Guerra Fredda” che spirano nelle relazioni tra i due Stati dopo le dichiarazioni di Biden. “Non è un mistero che le relazioni Washington-Mosca siano le peggiori dall’inizio degli anni Ottanta. Gli spazi possibili di dialogo sono minimi, ma non andrà molto peggio: non ci sarà una guerra. Putin ha fatto l’errore di interferire nelle elezioni americane. Voleva dimostrare di poter colpire in modo non convenzionale, senza pagarne le conseguenze. Non ha ottenuto grandi risultati e, anzi, ha ricompattato l’America contro di lui, salvo certi atteggiamenti di Trump. E ora Biden non può fargliela passare liscia. Putin pagherà un prezzo. Forse molto elevato: la cancellazione del gasdotto Nord Stream, strategico per l’influenza russa sull’Europa”, ha detto Ian Bremmer, il politologo fondatore del centro di ricerche Eurasia, a Il Corriere della Sera. Di certo Biden ha definito una linea opposta, nei confronti della Russia, rispetto al predecessore Trump.