Mario Draghi ha rinunciato al suo stipendio da Presidente del Consiglio. La decisione dell’ex Presidente della Banca Centrale Europea dalla dichiarazione firmata dallo stesso premier lo scorso 5 maggio 2021. Ha rifiutato a qualsiasi emolumento da Presidente del Consiglio.

Draghi quindi non percepirà agli 80mila euro all’anno previsti dalla carica. Il suo predecessore, l’avvocato Giuseppe Conte, aveva decurtato il compenso per la carica del 20% rispetto a prima. Il documento che certifica la scelta di Mario Draghi è stato pubblicato sul sito del governo nei giorni scorsi. La dichiarazione pubblica recita che il Premier “non percepisce alcun compenso di qualsiasi natura connesso all’assunzione della carica”.

Gli emolumenti di Mario Draghi nel 2020 raggiungevano quota 581.665 euro, ai quali vanno tolte le tasse per 243.286 euro. Il predecessore Giuseppe Conte prima di sedere a Palazzo Chigi dichiarava redditi per oltre un milione e 200mila euro. Fra i beni immobili Draghi ha denunciato proprietà e comproprietà di una serie di fabbricati e terreni in Italia e di un edificio a Londra. Una partecipazione inoltre di 10mila euro nella società semplice Serena. Nessuna autovettura, barca o aeromobile di proprietà.

LO STIPENDIO – Il capo del governo della Repubblica Italiana al momento percepisce uno stipendio di circa 6.700 euro al mese per circa 80mila euro netti all’anno. Il Presidente della Repubblica guadagna invece 239mila euro lordi all’anno. I parlamentari, deputati e senatori, arrivano a circa 216mila euro lordi all’anno.

IL CURRICULUM – Fra le informazioni pubblicate sul portale di Palazzo Chigi, anche dati personali di Mario Draghi e quindi il curriculum e la dichiarazione dei redditi, con proprietà annesse. Si legge: “Presidente della Banca Centrale Europea da novembre 2011 a novembre 2019. In qualità di presidente è a capo del Consiglio direttivo e del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea e presiede il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico”. E a seguire: “È anche membro del Consiglio di Amministrazione della Banca dei Regolamenti Internazionali. Dal 2006 a ottobre 2011 ricopre la carica di governatore della Banca d’Italia. Nell’aprile del 2006 viene eletto presidente del Financial Stability Forum, poi divenuto Financial Stability Board, carica che ricopre fino a novembre 2011. Prima di essere nominato governatore della Banca d’Italia, dal 2002 al 2005 Mario Draghi è vice Chairman e Managing Director di Goldman Sachs International. È Direttore Generale del Tesoro (1991-2001), presidente del Comitato Economico e Finanziario della Comunità Europea (2000-2001) e Presidente del Working Party 3 dell’Ocse (1999-2001). Dal 1984 al 1990 è Direttore Esecutivo della Banca Mondiale. Fino al 1990 è professore ordinario di Economia presso l’Università di Firenze. Si laurea presso l’Università di Roma nel 1970 e nel 1977 consegue il dottorato di Ricerca in Economia presso il Massachusetts Institute of Technology”.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.