Negli ultimi tempi uno dei temi più caldi è sicuramente quello che riguarda il coronavirus. L’espansione del virus è ormai divenuta questione mondiale, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ritenuto opportuno lanciare l’allarme globale. Nata in Cina, nello specifico nella città focolaio di Wuhan, si sta espandendo in molte parti del mondo contando non soltanto casi di contagio ma anche molte vittime. Questo ha portato alla famosa situazione di quarantena. La quarantena è un isolamento forzato, solitamente utilizzato per limitare la diffusione di uno stato pericoloso, spesso di una malattia. Il termine deriva da quaranta giorni, ma vediamo nel dettaglio perché ha questa durata, le credenze e le tradizioni.

LA QUARANTENA – La quarantena ha origine nel periodo del 1400, quando ancora era vivo il ricordo della Peste nera, in relazione alle navi in arrivo a Venezia dai possedimenti dalmati. Infatti, a confermare questa tesi è il fatto che quarantena è una parola veneziana dato che in italiano si diceva quarantina. Tra il 1347 e il 1359 la Peste nera sterminò circa il 30% della popolazione dell’Europa e dell’Asia. A tal proposito fu emendato un documento  il quale stabiliva che prima di entrare nella città, i nuovi arrivati dovevano passare 30 giorni in un luogo ad accesso limitato  in attesa di vedere se i sintomi della peste si fossero sviluppati. In seguito, l’isolamento fu prolungato a quaranta giorni e venne definito appunto quarantena.

La quarantena indica dunque il periodo di isolamento cui erano costrette le navi sospettate di trasportare persone o animali contagiosi. Lo scopo di decontaminazione è di prevenire la diffusione del contagio e di contenerla in modo tale che altri non vengano messi a rischio da una persona che fugge da un luogo in cui c’è il sospetto di infezione. La durata dei quaranta giorni è dovuta dalla credenza che dopo questo lasso di tempo un ammalato di peste non fosse più contagioso. In realtà la malattia era diffusa dalle pulci dei topi che anche dopo la quarantena erano sempre vivissime. Ma il numero quaranta è stato fissato come standard anche perché presente nelle tradizioni popolari, nei passi biblici e nella liturgia cattolica. Oggi nei casi di malattia, come ad esempio il coronavirus, la quarantena ha assunto il valore generico di isolamento precauzionale ed è di durata variabile sebbene venga definita con un termine che indica dei giorni standard. Il sospetto dilagarsi di una pandemia passa attraverso una quarantena, sottoponendo i potenziali portatori della malattia ad una decontaminazione che ha una durata temporale anche breve.

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