Una giovane donna, di età massima 30 anni, trovata morta nell’oliveta di San Vincenzo potrebbe essere un’altra vittima del festival techno di Valentano, il rave “Space Travel 2”, che ha richiamato migliaia di persone da tutta Europa al confine fra le province di Grosseto e Viterbo. Questa è la pista sulla quale stanno lavorando i carabinieri che, sotto il coordinamento del pm Giuseppe Rizzo, stanno cercando di dare un’identità al cadavere ritrovato sabato mattina accanto alla fattoria “Ragli e serragli” da Alessandro Galligani, il padre della titolare dell’azienda, e occultato sotto un telo azzurro di plastica e privo di documenti.

LA PISTA DEL RAVE PARTY – Gli elementi in mano agli inquirenti sono pochi ma la pista si sta indirizzando verso la ricerca di una denuncia di scomparsa di una ragazza non italiana in quanto sul territorio nazionale non vi sarebbero esposti collegabili all’accaduto. Per questo l’ipotesi rave nelle ultime ore in procura ha preso quota nonostante nessun’altra pista possa essere ovviamente scartata. Il corpo è stato rinvenuto annerito, il che farebbe pensare a un decesso avvenuto almeno due-tre giorni prima del ritrovamento e senza alcun segno di violenza. Per quanto riguarda le ragioni del decesso si attendono i risultati dell’autopsia che è stata disposta nei prossimi giorni che potrebbe accertare il decesso per cause naturali o, come è avvenuto per gli altri decessi durante il rave party, per ingestione di stupefacenti. Solo l’accertamento del medico legale dell’istituto dell’università di Pisa, dove la salma è stata trasferita, potrà rispondere a queste domande.

L’OCCULTAMENTO DEL CADAVERE – È il reato per il quale è stato aperto il fascicolo. Il corpo della giovane donna si trovava a bordo strada ed era coperto da un telo azzurro in simil-nylon, di quelli che spesso di vedono nei campi agricoli. Il braccio scoperto che spuntava fuori dal telo, per gli inquirenti, avvalorerebbe la tesi di chi viaggiava con la donna e si è voluto disfare del cadavere in modo frettoloso di ritorno dal festival. Proprio in quei giorni, infatti, dopo la fine anticipata del “Teknival”, moltissimi ragazzi, soprattutto stranieri, si sono riversati in Maremma per proseguire le vacanze. Non è escluso che la tragedia si sia verificata quindi al termine del “free party”, in viaggio forse. Magari su un camper condiviso da alcuni dei partecipanti, forse solo conoscenti, che per paura di finire indagati hanno abbandonato il corpo della giovane sul ciglio della strada coperto da un telo.

IL CORPO ABBANDONATO A BORDO STRADA – Un altro indizio che avvalorerebbe la tesi del rave party è il luogo del ritrovamento. L’Aurelia è l’arteria che da Roma taglia la maremma, costeggia il Tirreno e arriva fino in Francia, per questo molto pattugliata dalle forze dell’ordine ed evitata accuratamente dalla maggior parte dei partecipanti. La stradina dove è stata trovata la donna attraversa i campi di San Vincenzo in direzione Campiglia, ed è meno battuta. I carabinieri della Compagnia di Piombino sono in contatto con le polizie di tutta Europa, con le quali condividono le banche dati.

L’IDENTIKIT – Straniera, perché presuppongono gli inquirenti, il raduno del Viterbese ha richiamato tantissimi appassionati dai Paesi europei e che in Italia non sono giunte denunce di scomparsa a lei collegabili. Quasi sicuramente di carnagione bianca anche se al momento del ritrovamento avvenuto due o tre giorni dopo il decesso il corpo, a causa del caldo era talmente decomposto e annerito che la procura ha solo potuto ipotizzare che la vittima avesse al massimo 30 anni. Se questa pista non dovesse essere in alcun modo confermata si dovranno scandagliare migliaia di denunce e solo attraverso i riscontri del Dna, la donna trovata potrà avere un nome e una degna sepoltura.

Riccardo Annibali

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