Il provvedimento ha riguardato oltre 100 pezzi del sistema audio
Rave Party di Modena, sequestrato l’impianto sonoro da 150mila euro: denunciati 14 organizzatori

Oltre 100 pezzi dal valore di 150mila euro. La polizia di Modena ha sequestrato il sistema audio che è stato utilizzato nel capannone pochi chilomoetri fuori Modena, dove si è tenuto il Rave Party “Witchtek” che ha accentrato l’attenzione di tutti i media dallo scorso fine settimana, tanto da portare all’introduzione di un nuovo reato contro i cosiddetti “free party illegali”. Le forze dell’ordine hanno individuato mentre stavano lasciando il posto 14 autocarri, con strumenti musicali, mixer e casse, scortati in Questura. 14 invece gli organizzatori denunciati: 13 italiani, provenienti da diverse Regioni, e un olandese.
Il raduno è stato completamente disperso, sgomberato del tutto già ieri. È durato 48 ore, si è tenuto in un capannone. Circa 300 tra poliziotti e carabinieri sul posto ma non sono stati necessari né manganelli né altro uso di forza. “State tranquilli, non entreremo nel capannone ma dovete lasciarlo perché si tratta di un edificio pericolante”, ha detto al megafono un dirigente della Questura. Nel giro di poco tempo la musica è stata spenta e i partecipanti hanno cominciato a lasciare la struttura, anche pulendo il posto della spazzatura. A condurre la trattativa la capa della Digos di Modena, Valeria Casarale.
La Procura di Modena ha aperto un fascicolo per occupazione abusiva di immobile e invasione arbitraria di terreni altrui. Il raduno era partito sabato sera, presso un capannone dismesso pochi chilometri fuori Modena. Il luogo era una proprietà privata e infatti il proprietario ha presentato denuncia. Il Witchtek si tiene da alcuni anni nel ponte di Ognissanti. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi aveva dato mandato al prefetto di Modena e al capo della Polizia Lamberto Giannini di fermare il rave adottando “ogni iniziativa”.
Il rave di Modena era diventato nel giro di un fine settimana un caso politico, lievitato fino a offrire sul piatto d’argento al governo Meloni l’occasione di mostrare il proprio pugno duro. Oltre ai termini da tolleranza zero di Piantedosi, l’esecutivo ha infatti segnato la stretta con un nuovo reato: “Invasione per raduni pericolosi”, per chi organizza rave con più di 50 persone rischia da tre a sei anni di carcere e multe da mille a diecimila euro. “Basta rave party illegali, delinquenti che spadroneggiano, istituzioni umiliate: ora si cambia!”, ha scritto su Twitter il segretario della Lega e ministro alle infrastrutture Matteo Salvini”.
Nella serata di ieri erano stati identificati 25 raver olandesi che volevano fermarsi con sei camper. Sono stati allontanati dalla Polstrada dopo un controllo a Campogalliano.
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