Sarebbe stati fissato l’incontro tra la delegazione di Italia Viva guidata da Matteo Renzi e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. L’incontro si terrà giovedì mattina alle 9:00. Avrebbe dovuto tenersi oggi alle 13:00, ma Italia Viva ha chiesto al premier di rinviare per via degli impegni della ministra all’Agricoltura Teresa Bellanova a Bruxelles per il Consiglio Europeo. L’esecutivo, in questi giorni alla prova della verifica della tenuta, al confronto con le forze politiche, scricchiola.

In un’intervista al TG5, a precisa domanda, Renzi ha risposto che a far cadere il governo “non ci penso neppure. Ci sono però 846 morti e davanti a questo non si può far finta di niente. Ecco perché diciamo al presidente del Consiglio diamoci una smossa, diamo più fondi alla sanità. Smettiamola con le polemiche e mettiamo a frutto i soldi europei – e quindi – Ma ora la palla tocca al presidente del consiglio. Noi quello che dovevamo dire, glielo abbiamo detto chiaro in Parlamento”. 

E ancora: “Se ci fosse una crisi c’è una cosa più importante del Pd: si chiama Costituzione e la Costituzione prevede che si vada a vedere in Parlamento se ci sono i numeri per un’altra maggioranza – ha detto ancora Renzi, che poi ha chiarito la condizione per evitare le dimissioni dei ministri di Italia Viva – La prima condizione è sulla sanità: ci sono 36 miliardi che potrebbero andare a irrobustire il servizio sanitario, inutile dire che i medici sono eroi e poi non dargli i soldi. Questi 36 miliardi sono bloccati per un no ideologico dei Cinque stelle e di Conte: a me sembra una follia. Prendiamo i soldi, mettiamoli sulla sanità e smettiamola con le polemiche”.

Renzi aveva precedentemente minacciato la prontezza delle ministre di Iv a rimettere il mandato: condizione è l’affidamento della cabina del Regia del Recovery Fund da 209 miliardi previsti per l’Italia a una task force. Conte ha bollato come “fesserie” le congetture di chi gli attribuisce la volontà di assumere pieni poteri. “Quando completerò questo confronto lo riassumerò, dobbiamo ai cittadini la massima trasparenza. Sono stati posti problemi politici. Il governo ha la responsabilità di andare avanti, ma può farlo a determinate condizioni, avendo chiari obiettivi comuni e spirito di coesione e solidarietà. Non possiamo galleggiare, nessuno vuole riscaldare poltrone”, ha detto all’evento streaming Alfabeto del futuro. Renzi ha comunque rivendica di aver “ufficialmente bloccato” il “blitz notturno che avrebbe fatto approvare un documento non condiviso da nessuno e una task force in grado di sostituirsi al Governo e al Parlamento”. L’ex premier ha anche chiesto maggior fermezza nelle misure in vista delle festività Natalizie e meno indecisioni soprattutto sulla questione degli spostamenti tra comuni.

Antonio Lamorte

Autore