L’estrema destra di Geert Wilders e del suo partito della libertà è in testa, secondo i primi exit poll, nelle elezioni olandesi. Una sorpresa, visto che per settimane i sondaggi davano il Pvv indietro, anche se in recupero.

Il Pvv è primo con 35 seggi su 150, seguito dalla lista congiunta Socialdemocratici-Verdi dell’ex vicepresidente della Commissione europea con 26 seggi e dai liberali di destra del Vvd del premier uscente Mark Rutte, guidato dalla leader Dilan Yesilgoz, con 23 seggi. Il Nuovo contratto sociale (Nsc) fondato dal cristiano-democratico Pieter Omtzigt si attesta invece a 20 seggi.

Dilan Yesilgoz, leader di origine curde che ha preso la redini del VVd dell’ex premier Rutte ha escluso l’eventuale partecipazione a un esecutivo guidato da Wilders: “Se fosse primo ministro non farebbe bene a questo Paese”, confermando tuttavia la disponibilità al dialogo per una coalizione.

 

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
24 novembre - 07:40

Elezioni Paesi Bassi, risultati definitivi (98%)

A cura di Redazione
22 novembre - 22:30

Le Pen: "Vittoria spettacolare di Wilders"

“Congratulazioni a Geert Wilders e al Pvv per la loro spettacolare prestazione alle elezioni legislative che conferma il crescente attaccamento alla difesa delle identità nazionali”. Lo scrive su X la leader dell’estrema destra francese del Rassemblement National, Marine Le Pen, dopo il primo exit poll diffuso in Olanda. “E’ grazie ai popoli che rifiutano di vedere spenta la fiamma nazionale che la speranza del cambiamento resta viva in Europa”, aggiunge Le Pen

A cura di Redazione
22 novembre - 22:10

Il PVV potrebbe formare coalizione di centro-destra con BBB, VVD o NSC

Il PVV potrebbe formare una coalizione di centro-destra con BBB, VVD o NSC. È quanto ha dichiarato il leader del partito Geert Wilders alla stampa dopo i primi exit poll. “Il mio appello agli altri partiti è: questa mega-vittoria va rispettata. Questo è ciò che dicono gli elettori e gli elettori hanno detto che vogliono qualcosa di diverso rispetto al passato. Sarebbe molto antidemocratico se l’elettore venisse messo da parte”.

Alla domanda se altri partiti avranno difficoltà con le posizioni del PVV sull’Islam, Wilders ha risposto: “Capisco molto bene che i partiti non vogliono essere in un governo con un partito che vuole misure incostituzionali. Non parleremo di moschee, corani e scuole islamiche”.

A cura di Redazione
22 novembre - 21:50

Exit poll: confermano vittoria del PVV di Geert Wilders

elezioni olanda

A cura di Redazione
22 novembre - 21:44

Boom del PVV: Salvini chiama Wilders per congratularsi

Il Partito per la Libertà (Pvv) di estrema destra, guidato da Geert Wilders, è stato il più votato nelle elezioni generali che si sono svolte oggi in Olanda. Lo rivelano gli exit poll condotti da Ipsos, secondo i quali il Pvv prenderebbe 35 seggi alla Camera su 150. Dopo 13 anni finirebbe quindi l’era Mark Rutte. Circa 13,3 milioni di elettori sono stati chiamati alle urne per scegliere i 150 parlamentari della camera bassa, la Camera dei Rappresentanti.

A cura di Redazione
22 novembre - 21:20

Wilders esulta: "Il mio partito è primo in Olanda"

“35!!!!!! Il Pvv è il partito più grande”. Lo scrive su X il leader dell’estrema destra olandese, Geert Wilders, dopo i primi exit poll delle elezioni in Olanda che vedono il suo ‘Partito per la Libertà’ vincere con 35 seggi su 150. Nel post anche un video in cui Wilders esulta davanti allo schermo che fornisce i primi dati.

A cura di Redazione
22 novembre - 21:00

I primi exit poll di Ipsos: in testa il PVV di Geert Wilders

  1. Partito per la Libertà (PVV), guidato da Geert Wilders: 35 seggi
  2. Alleanza Green-Labour (GL/PvdA), guidata da Frans Timmermans: 26 seggi
  3. Partito popolare per la libertà e la democrazia (VVD), guidato da Dilan Yeşilgöz-Zegerius: 23 seggi
  4. Nuovo contratto sociale (NSC), guidato da Pieter Omtzigt: 20

exit poll olanda

A cura di Redazione
22 novembre - 18:00

Affluenza al voto in calo al 50%: il 5% in meno rispetto alle elezioni politiche del 2017

L’affluenza al voto è in calo nei Paesi Bassi. Hanno votato il 50% degli oltre 13 milioni degli aventi diritto, il 5% in meno rispetto alle elezioni politiche del 2017. Lo riferisce l’agenzia di ricerca Ipsos, precisando che il confronto si riferisce all’ultima tornata elettorale nazionale pre-pandemia. Le urne resteranno aperte fino alle 21. Subito dopo verranno pubblicati i primi exit poll.

A cura di Redazione
22 novembre - 17:30

I successori di Mark Rutte: Yesilgoz, Wilders, Timmermans e Omtzigt

Il successore di Mark Rutte, che ha abbandonato la politica dopo 13 anni di dominio incontrastato, emergerà tra i 4 nomi favoriti: Geert Wilders dell’estrema destra del Partito della Libertà (Pvv), Dilan Yesilgoz dei liberal-conservatori del Partito Popolare (Vvd), Frans Timmermans dall’alleanza Socialdemocratici-Verdi (PvdA-Gl) e il centrista Pieter Omtzigt con il suo Nuovo Contratto Sociale (Nsc).

A cura di Redazione
22 novembre - 16:30

Dilan Yesilgoz, l'erede di Mark Rutte

Dilan YesilgozIl Vvd di Dilan Yesilgoz ha aperto alla possibilità di includere l’estrema destra in un suo eventuale governo allargato. Dilan Yesilgoz, che tallona Wilders nei sondaggi, ha votato stamattina al Club Panama di Amsterdam. Per l’ex ministra della Giustizia del governo Rutte, che ambisce a diventare la prima donna e la prima immigrata premier, il voto di oggi sarà importante per confermare il dominio del Vvd sullo scenario politico olandese anche dopo l’addio del suo leader storico. In caso di primo posto, probabile un accordo con Pvv e i centristi di Nsc; Yesilgoz ha escluso la possibilità di partecipare come quota di minoranza in un governo di estrema destra, ma non è da escludere che in caso di vittoria del centro-sinistra, Timmermans scelga proprio lei come interlocutore primario.

A cura di Redazione
22 novembre - 16:00

Geert Wilders, il leader del Pvv anti-islam

Geert WildersIl leader del Pvv, Geert Wilders, si è recato alle urne all’Aia per esprimere il suo voto, scortato come al solito dalle guardie del corpo assegnategli in seguito alle minacce ricevute per le sue proposte anti-Islam. Per Wilders, che l’ultimo sondaggio di I&O dava al primo posto con 28 seggi, il voto di oggi rappresenta una grande opportunità per affermarsi ai vertici della politica olandese e rilanciare le ambizioni delle destre sovraniste europee. Tuttavia, le sue possibilità di governare sono appese ad un filo: se dovesse vincere, difficile che trovi alleati di minoranza con cui formare un governo.

A cura di Redazione
22 novembre - 15:30

Frans Timmermans, il padre del Green Deal Ue

Frans TimmermansVoto a Maastricht, sua città natale, per il leader della lista congiunta Socialdemocratici-Verdi (PvdA-GL), Frans Timmermans. Il padre del Green Deal Ue è arrivato al seggio con i figli, i nipoti e l’inseparabile Flat-coated Retriever nero. “Ho votato con tutto il cuore Esmah”, la leader dei Verdi, ha riferito su X, sollecitando tutti a esprimersi per “un’Olanda giusta e verde”.

A cura di Redazione
22 novembre - 15:00

Pieter Omtzigt, il ‘ribelle’ cristiano-democratico

Pieter OmtzigtAnche il fondatore del Nuovo contratto sociale (Nsc), il ‘ribelle’ cristiano-democratico Pieter Omtzigt, ha votato con la moglie nella Fabbrica-Museo di Enschede. “È tempo di cambiare dopo tanti scandali” e “quel cambiamento e quella nuova gestione non arriveranno con i vecchi partiti”, è stato il suo appello

A cura di Redazione
22 novembre - 14:00

Le elezioni legislative in Olanda

Occhi puntati sull’Olanda per le elezioni legislative che proclameranno l’inizio di una nuova era nella politica locale dopo i 13 anni di Mark Rutte al governo. Quattro i candidati pronti a contendersi il primo posto: Yesilgoz, Wilders, Timmermans e Omtzigt forze politiche in pole position che rendono molto incerto il risultato finale. Al momento sono due gli scenari più plausibili: una coalizione di centro-destra tra Pvv, liberal-conservatori e i centristi del Nsc. Oppure una europeista con i social-democratici al posto dell’estrema destra.

Dilan Yesilgoz, leader di origine curde che ha preso la redini del VVd dell’ex premier Rutte ha escluso l’eventuale partecipazione a un esecutivo guidato da Wilders: “Se fosse primo ministro non farebbe bene a questo Paese”, confermando tuttavia la disponibilità al dialogo per una coalizione.

A cura di Redazione