I primi esiti dell'autopsia
Rosa Alfieri è stata strangolata, escluse violenze sessuali: i funerali della 23enne di Grumo Nevano
Prima di essere uccisa, Rosa Alfieri non avrebbe subito violenze di natura sessuale. E’ quanto emerge dai primi esiti dell’autopsia eseguita nella giornata di martedì 8 febbraio all’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania (Napoli). Per l’omicidio della 23enne, trovata senza vita nel pomeriggio del primo febbraio scorso in un’abitazione a Grumo Nevano, è stato fermato Elpidio D’Ambra, 31 anni. L’uomo, rintracciato 24 ore dopo in stato confusionale all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, a Napoli, ha confessato l’omicidio ma ha sostenuto dal primo istante di non aver commesso alcuna violenza sessuale.
“Sentivo delle voci e l’ho uccisa” ha raccontato ai pm della procura di Napoli nord e ai carabinieri della compagnia di Giugliano che procedono nelle indagini, oltre che al gip che ha convalidato il fermo. Dall’autopsia sono emersi, infatti, i segni di una colluttazione e di strangolamento. Eseguiti inoltre specifici esami (una tac) e prelievi per accertare in maniera inequivocabile la presenza o meno di traumi anche frutto di eventuali violenze sessuali.
Intanto mercoledì 9 febbraio alle 11 nella basilica di San Tammaro di Grumo Nevano si svolgeranno i funerali di Rosa. A celebrarli monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa (Caserta), insieme con i quattro parroci della città. Il sindaco di Grumo, l’avvocato Gaetano Di Bernardo, ha proclamato il lutto cittadino: è stato sospeso il mercato settimanale e i negozi resteranno chiusi tra le 10,30 e le 12,30. Annunciata anche la partecipazione dei primi cittadini di Frattamaggiore, Frattaminore, Crispano e Casandrino.
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