Uno dei killer di Anna Politkovskaja è stato graziato da Mosca per aver combattuto nella guerra in Ucraina. Il suo nome è Sergey Khadzhikurbanov, ed era condannato a 20 anni di prigione dopo aver partecipato all’omicidio della giornalista russa nel 2006.

Il killer al fronte in Ucraina

A scriverlo sui social è stato Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno di Kiev, che cita il legale di Khadzhikurbanov, Aleksey Mikhalchik. Il killer di Anna Politkovskaja era un ex agente delle forze speciali, ex agente investigativo e per questo dal carcere è stato mandato al fronte in Ucraina. “Ha lavorato nelle forze speciali negli anni Novanta, ha esperienza ed è probabilmente per questo che gli è stata immediatamente offerta una posizione di comando” avrebbe detto l’avvocato.

Per il suo impegno per sei mesi nell”‘operazione militare speciale’, così come viene chiamata da Mosca, la Russia lo ha graziato e ora partecipa alla guerra come militare civile, dopo aver firmato un contratto con il ministero della Difesa.

Chi era Anna Politkovskaja

Anna Politkovskaja era una giornalista russa della Novaya Gazeta, ha firmato inchieste e reportage dalla Cecenia, criticando il governo russo e indagando sulla corruzione nella politica. Per questo si era inimicata il presidente Vladimir Putin. Ha scritto anche un libro, dal titolo “La Russia di Putin” in cui racconta le storie della popolazione russa e anche la struttura di potere del presidente russo.

Viene uccisa il 7 ottobre 2006 a Mosca, nell’ascensore del palazzo in cui abitava, furono sparati cinque colpi di pistola. Il mandante dell’assassinio di Anna Politkovskaja ad oggi non è ancora ufficialmente riconosciuto.

La reazione della famiglia di Politkovskaja

È “un’ingiustizia enorme”, ha riferito la famiglia della giornalista e il quotidiano Novaya Gazeta con una nota, dopo la diffusione della notizia della grazia al killer. “Per noi, questa grazia non è la prova della redenzione e del rimorso dell’assassino”.

Redazione

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