E i liberali! dove sono, dove abitano, che fine hanno fatto i liberali? Forse li hanno gasati, non si sa. Salvini, questo gran Capitan Fracassa, ha detto che le chiese dovevano restare aperte per esporre i fedeli al brivido del miracolo. E urla anche lui soltanto contro i tedeschi e l’Europa. Scartato. Ma i liberali, gli uomini liberi, le classi dirigenti che una volta stavano con Craxi, con i comunisti senza tre narici, con i democristiani che guardavano ad Occidente come Cossiga, non hanno discendenti politici? Mai l’aula è stata più sorda e grigia e bivacco dei manipoli nello strame delle parole vaghe e confuse, nell’incertezza dei ministri inadatti, della pazzia di fare come la Cina senza averne i poteri polizieschi e poi fare lo scaricabarile sul pio istituto Trivulzio che è l’ultimo nella catena di comando della catastrofe. Ma nessuno ha da ridire? Politicamente? Tutto è ridotto soltanto al grande dibattito di come riaprire il Paese la cui economia è paralizzata, ma senza il passaggio obbligato del giudizio di Dio e di un governo competente fatto di politiche intelligenze?

Chi è di questa classe dirigente che sa provare la propria innocenza camminando sui carboni ardenti? Certo, il tema della ripresa è centrale, la produzione deve ripartire, le aziende fanno benissimo a premere per rimettere in moto la baracca. Ma la politica avrebbe dovuto e ancora dovrebbe istituire presidi sanitari dentro ogni azienda e fabbrica per tutelare sia la produzione che la salute dei cittadini e fare questi maledetti tamponi con le nuove macchine che impiegano un’ora. E invece nessuno dice niente.

Dall’opposizione, non un fiato. L’unica cosa che sentiamo è: lasciateci un posto a tavola, ricordate che anche noi teniamo famiglia elettorale e qualche piatto di minestra dobbiamo pur incassare se vogliamo restare vivi.
Ascoltate almeno un uomo di questo governo: il viceministro pentastellato Sileri il quale dice poi faremo i conti, verrà il momento in cui qualcuno dovrà rispondere di questo mattatoio, lui, il viceministro in carica, per fortuna multi-gettonato dalle televisioni perché parla con dignitosa competenza e persino con suicida dignità. Il Covid19 (forse) si ritirerà, ma chi troverà fra le tombe senza nome quella della democrazia crepata in qualche abbandonata Rsa (struttura residenziale anziani) della Repubblica italiana?

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Giornalista e politico è stato vicedirettore de Il Giornale. Membro della Fondazione Italia Usa è stato senatore nella XIV e XV legislatura per Forza Italia e deputato nella XVI per Il Popolo della Libertà.