Ma il 28enne si professa innocente
Saman, estradato il cugino arrestato in Francia dopo la fuga: riprese le ricerche del corpo a Novellara
La sua estradizione in Italia era attesa dalla Procura di Reggio Emilia, che spera di poter ottenere da lui le informazioni che potrebbero portare al ritrovamento di Saman Abbas. Questa mattina Ikram Ijaz, il cugino della 18enne scomparsa a Novella, è stato estradato alla frontiera di Ventimiglia, dove è stato preso in carico dalle forze dell’ordine italiane. L’uomo sarà poi portato presso il carcere di Reggio Emilia.
Il 28enne cugino di Saman, scomparsa tra il 30 aprile e il primo maggio scorso, era stato arrestato a Nimes, in Francia, nei giorni scorsi. Ikram Ijaz è indagato dalla Procura di Reggio assieme ai genitori, allo zio e a un secondo cugino della ragazza: a tutti è contesta la premeditazione per l’omicidio di Saman.
Ikram, come gli altri quattro indagati, avrebbero preso parte alla sua uccisione per poi far sparire il corpo della 18enne e fuggire. La ‘colpa’ di Saman era stata quella di opporsi al matrimonio combinato che avevano organizzato i genitori con un ragazzo in Pakistan.
Secondo il gip di Reggio Emilia Luca Ramponi, la 18enne sarebbe stata uccisa dallo zio Danish Hasnain, che poi ha nascosto il cadavere con l’aiuto dei cugini. I tre sono stati anche ripresi da alcune telecamere di videosorveglianza il 29 aprile, il giorno prima dell’ultimo avvistamento della ragazza, mentre si recano nei campi con delle pale e altri attrezzi che, secondo la procuratrice di Reggio Emilia Isabella Chiesi, sarebbero stato utilizzati per scavare una buca.
A Ponte San Luigi (Im) preso in consegna il cugino di #SamanAbbas estradato da polizia francese.
Il #30maggio era stato arrestato a Nîmes (Francia) mentre tentava di raggiungere i parenti in Spagna. #essercisempre#9giugno @Viminale pic.twitter.com/VIBezOeJdY— Polizia di Stato (@poliziadistato) June 9, 2021
L’avvocato d’ufficio a Nimes, Jullie-Gaelle Bruyere, al quotidiano francese Objiectif Gard aveva però precisato che Ikram “ritiene di non avere assolutamente nulla a che vedere con questo caso e si proclama innocente”
MANDATO INTERNAZIONALI PER I GENITORI – I genitori Shabbar e Nazia Shaheen sarebbero stati consapevoli del piano dello zio, dando il loro avallo. I due sono volati in Pakistan dopo la ‘scomparsa’ della figlia, da dove il padre Shabbar aveva anche dichiarato che la figlia si era in realtà rifugiata in Belgio, tesi smentita dalla Procura.
Come chiarito oggi dal comandante provinciale dei carabinieri, Cristiano Desideri, per i genitori di Saman è stata prevista “una procedura di richiesta dell’autorità giudiziaria per un mandato di arresto internazionale, ma che ha una richiesta e dei processi organizzativi che sono un po’ più lunghi. Deve seguire prima un percorso di validazione nazionale e ritengo sia questione di poco tempo”.
LE RICERCHE – Questa mattina hanno anche ripreso le ricerche di Saman in via Cristoforo Colombo 103, a Novellara. Nell’area vicina all’azienda agricola Le Valli, questa mattina, sono arrivati 10 uomini del reggimento da Bologna e più tardi anche l’unità cinofila del capoluogo. Secondo quanto riferito dai carabinieri, l’attività dei cani si affiancherà all’impiego dell’elettromagnetometro. In mattinata, è previsto anche un sopralluogo da parte del sostituto procuratore titolare dell’inchiesta, Laura Galli.
“Stiamo lavorando su un’area che riteniamo essere verosimile per poter individuare la ragazza, grazie anche a delle strumentazioni tecniche particolari che ci stanno aiutando per cercare di rintracciarla e che rilevano delle anomalie e delle alterazioni del terreno”, ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri, Cristiano Desideri. Nel corso delle verifiche, infatti, una porzione di campo è stata isolata con dei birilli.
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