La scelta per evitare la corsa al tampone
Scadenza Green pass, il piano del governo per allungare la durata: addio ai 6 mesi per chi ha la terza dose
In assenza di qualsiasi indicazione su una possibile quarta dose di vaccino anti-Covid da farsi somministrare, cosa dovranno fare i cittadini con dose booster che vedranno scadere il loro Green pass già a metà marzo? È alla luce di questa problematica che l’esecutivo guidato da Mario Draghi sta pensando ad un allungamento della durata del Certificato verde per i vaccinati con terza dose.
Una scelta quasi obbligata dato il taglio della durata deciso a dicembre, col passaggio da 9 a sei mesi a partire dal primo febbraio: senza una quarta dose, al momento non in discussione, tra circa due mesi i cittadini che per primi si sono sottoposti alla dose booster rischiano di restare ‘scoperti’.
Col via libera alla terza dose di metà settembre, è il calcolo che arriva dal Ministero della Salute, sono almeno 100mila gli italiani che già a metà marzo sarebbero obbligati a ricorrere al tampone per lavoro, attività essenziali e svago. Un controsenso, dato che alla luce del ‘taglio’ del Green pass si rischia di punire paradossalmente chi per primo si è fatto somministrare la dose booster. Addirittura a maggio la quota complessiva salirebbe a circa 7 milioni di persone.
Per questo dunque il governo ha già interessato della questione il Comitato tecnico scientifico, che dovrà dare il suo parere all’esecutivo. Dal Cts si è già detto favorevole ad allungare la durata della Certificazione per chi ha la terza dose Fabio Ciciliano: “La soluzione più logica al momento”, ha spiegato l’esperto di medicina delle catastrofi in rappresentanza del Dipartimento della protezione civile.
Due quindi le ipotesi in ballo: un Green pass sanitario senza scadenza per i vaccinati con dose booster e con validità da sei mesi per gli immunizzati con due dosi; oppure tornare indietro ad una durata di nove mesi per tutti.
Sullo sfondo resta dunque l’attesa per una eventuale decisione di Ema ed Aifa, le due agenzie per l’uso dei farmaci in Europa e in Italia, sull’eventuale volontà di autorizzare la quarta dose del vaccino per contrastare la pandemia di Coronavirus.
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