L'incidente in provincia di Piacenza
Schiacciata tra nastro e macchinario, Nicoletta muore sul colpo nella vetreria dove lavorava da 26 anni
Nicoletta Palladini si occupava del controllo qualità nella vetreria di Borgonovo, in provincia di Piacenza, dove lavorava dal 1996. È morta, schiacciata tra un macchinario a nastro che trasporta il vetro e una macchina per i bancali. Aveva 50 anni, lascia il marito e due figli, un maschio e una femmina. Sul posto è arrivata un’équipe del 118 ma non c’è stato niente da fare: la donna è morta sul colpo.
La dinamica dell’incidente mortale è al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Piacenza coordinati dalla Procura. La tragedia si è consumata poco prima delle 3 della scorsa notte, la donna è rimasta accidentalmente incastrata e schiacciata. Sul cadavere è stata disposta l’autopsia che si svolgerà nelle prossime ore. Sequestrata l’attrezzatura entrata nella dinamica dell’incidente.
Palladini era entrata in azienda alle dieci e sarebbe uscita alle sei del mattino. La responsabile del personale ha fatto sapere che la donna aveva partecipato ai corsi previsti per legge per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Al momento non risultano esserci testimoni della tragedia. I colleghi della vittima hanno proclamato un’assemblea permanente. La produzione è stata interrotta.
I colleghi e le colleghe si chiedono che mai “più si debba piangere una donna o un uomo che esce da casa per lavorare non vi fa più ritorno”, hanno detto Stefano Rossi, segretario generale Filctem Cgil Piacenza, Massimo Pellizzari, Femca Cisl Parma-Piacenza, Sara Leonelli, Uiltec-Uil. “Il nostro cordoglio va alla famiglia di Nicoletta Paladini – sottolineano i sindacalisti – e come rappresentanti dei lavoratori vogliamo esprimere la nostra vicinanza a parenti, amici e colleghi. Oggi, occorre ribadire che la strage, perché di questo si tratta, delle morti sul lavoro non si ferma, e la responsabilità cade su tutte e tutti noi”.
“Siamo tutti scossi, l’incidente è avvenuto in un reparto in cui, anche per chi non è un tecnico, è evidente non ci siano pericoli – ha detto a Il Corriere di Bologna la responsabile del personale dell’azienda – . Lì c’è una linea nuova, certificata, c’è tutta la sicurezza possibile. Siamo a fondo linea, l’articolo viene spostato solo, è già raffreddato. Vengono fatti i bancali ma sono le macchine a farli”.
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