“Dire che Luigi Di Maio è un corpo estraneo è come bestemmiare in chiesa. Luigi Di Maio nasce insieme al Movimento 5 Stelle. Queste critiche sono rivolte ad un esponente importante del governo che ha richiamato ad un senso di responsabilità internazionale, in un momento delicato. Metterlo alla berlina è inopportuno”. A parlare, nel corso della rubrica “Sotto Torchio” di Aldo Torchiaro sul Riformista Tv, è Vincenzo Presutto, senatore del Movimento 5 Stelle e membro della commissione Bilancio. Vicinissimo al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il parlamentare grillino analizza la sempre più scontata scissione in vista nel suo partito.

“Il Movimento 5 Stelle sta vivendo una crisi epocale – spiega – In negativo, devo dire. Sono stati sradicati i valori fondanti. Parliamo del due per mille. Si parlava di un movimento che non voleva contributi pubblici. Avevamo un sistema democratico partecipativo dal basso. Oggi invece abbiamo un sistema dove le nomine, a partire dal presidente, sono tutte quante designate. Non c’è un processo democratico elettorale. Ci si limita alla ratifica. Questo è un sistema verticistico, peggiore di quello degli altri partiti – aggiunge Presutto – Gli altri hanno una valutazione democratica interna molto più accentuata e sensibile rispetto al movimento attuale”.

“Il momento critico del movimento – prosegue – è domani. Voteremo la risoluzione della maggioranza. Se non ci saranno soluzioni alternative, non approvate dalla maggioranza, lì potrebbero sorgere dei problemi. Una parte del movimento accetterà di votare soltanto la risoluzione condivisa dalla maggioranza”. Quanti con Conte, quanti con Di Maio: “Non abbiamo un numero preciso”. Dunque, cosa succede se ad esempio un gruppo di 80 parlamentari vanno con Di Maio. Si fonda un nuovo partito? “Qui ci si sta preparando alla prossima legislatura. Ci si sta preparando anche ai problemi che l’Italia dovrà affrontare. Inflazione. Stagnazione. Aumento dei tassi d’interesse. I partiti devono maturare. Anche il movimento sta maturando, con un’analisi critica interna che potrebbe portare anche ad una scissione”.

Sulla guerra in Ucraina, la sua posizione è la seguente: “Va difesa necessariamente per ottenere la possibilità di far sedere Putin al tavolo delle trattative. Ad oggi Putin non vuole sedersi al tavolo. Kiev rappresenta il baluardo del mondo occidentale, che si contrappone alla componente asiatica. Nella lotta per l’accaparramento delle risorse tra occidente e mondo asiatico l’Europa gioca un ruolo centrale. Per rafforzare l’Europa, l’Italia deve essere un punto di riferimento centrale”. Poi ribadisce: “Sui termini della risoluzione in fase di discussione: “La risoluzione che sarà votata domani riguarderà garantirà compattezza europea, allineamento dell’Italia alla Nato e possibilità all’Ucraina di potersi difendere. Ma questo finalizzato alla pace”.

Sul lavoro svolto da Mario Draghi, Presutto si esprime con soddisfazione. “Mario Draghi è stato incaricato dal presidente Mattarella in un momento critico per la compagine critica che vive il Parlamento. Nella fase di applicazione del PNNR e con l’avvento del conflitto”. Il confronto con Conte: “Sul piano dei conti l’aspetto debitorio italiano è peggiorato. Abbiamo un debito pubblico che va oltre il 150 percento del PIL, grazie all’Europa che ha sospeso il patto di stabilità. Draghi è una figura di garanzia verso l’Europa. Gli effetti si vedono anche con la diminuzione dello spread. È una figura di garanzia rispetto ad un governo di larghe intese. Adesso si vuole mettere in discussione la figura di Draghi e la forza del governo, che mai come in questo momento deve essere un punto di riferimento per l’Italia e per gli alleati”.

Presutto poi sul presidente della Camera: “Come Luigi Di Maio, Roberto Fico rappresenta la storia del Movimento 5 Stelle. Il movimento cambia. Le persone cambiano. In alcuni casi qualcuno dovrebbe fare autocritica perché probabilmente non è allineato ai tempi”.

 

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