Anche in Italia la variante Delta ha causato un’impennata dei contagi come nel resto d’Europa e del mondo. Solo una settimana fa erano 1.400, già in ascesa. Oggi sono 3.127. L’indice di contagio Rt è salito in una sola settimana da 0,66 a 0,91. La positività all’1,9%. E quindi sembra ufficialmente entrata in una nuova fase, una nuova ondata, che neanche l’anno scorso, in estate, si era verificata.

Un’ondata difficile da digerire dopo tanti sacrifici. Le misure da prendere per prevenire il contagio restano sempre le stesse: non esporsi al rischio, igienizzarsi spesso, evitare gli assembramenti, accortezza nel programmare le vacanze e, soprattutto, vaccinarsi. “L’esperienza di Paesi dove la variante Delta ha preso a diffondersi un mese prima dell’Italia ci indica che il Covid potrebbe essere declassato a un’influenza con un semplice gesto. Se tutta la popolazione si sbrigasse a vaccinarsi il rischio di piangere altri morti diventerebbe insignificante”.

Lo ha detto in un’intervista a Il Corriere della Sera l’immunologo del Comitato Tecnico Scientifico Sergio Abrignani. A oggi sono oltre 61 milioni e 305mila le somministrazioni condotte in Italia, più di 26 milioni e 932mila le persone vaccinate, pari al 49,87% della popolazione over 12 anni. “Sono sempre 2,4 milioni gli over 60 scoperti, il 15%. Sono un grande problema in effetti. Il 98% dei decessi riguardano queste fasce d’età. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno. In Italia i no-vax sono sensibilmente meno rispetto alla Francia e all’Inghilterra. Credono più al preparatore atletico che alla scienza. Non ci sono giustificazioni. Purtroppo i social fanno da amplificatori”, ha aggiunto Abrignani.

L’immunologo è a favore dell’obbligo vaccinale ma soprattutto dell’uso obbligatorio del Green Pass – che prova la vaccinazione, la guarigione o un tampone negativo – per accedere ad alcune attività commerciali. “Non c’è coercizione se vuoi partecipare a eventi e occasioni pubbliche devi munirti del biglietto. Hai il diritto a mettere a repentaglio la tua salute ma non quello di mettere a repentaglio quella altrui. Condivido l’impostazione del presidente francese Macron. Da noi bisognerà ispirarsi a quel modello”. E infatti il governo sta decidendo – martedì dovrebbe tenersi la cabina di regia decisiva – per imporre l’uso della certificazione in alcuni contesti e per alcune attività.

Se da una parte i vaccini perdono efficacia nel contrasto al contagio da variante Delta, dall’altra non perdono efficacia nel contrasto alla malattia grave e quindi alle ospedalizzazioni. I dati da studi in Europa, Regno Unito e India. “Nelle terapie intensive e nei reparti di medicina la situazione è sotto controllo. Ci aspettiamo un tasso di letalità dieci volte inferiore rispetto a quando i vaccini non erano disponibili. Il 55% degli italiani ha ricevuto almeno una dose e il 38% ambedue. L’età media dei contagiati si è abbassata sotto i 30 anni. Nei giovani i casi di malattia grave e complicanze sono estremamente rari”. I Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti hanno definito l’aumento di contagi e morti nel Paese come “una pandemia di chi non è vaccinato”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.