Il governo italiano pensa di rendere obbligatorio il Green Pass in tutti i luoghi a rischio assembramento. O almeno questa è la linea che sembra prevalere, secondo Il Corriere della Sera, nell’esecutivo. Non si può insomma restare immobili mentre la variante Delta continua a diffondersi. La certificazione per entrare negli stadi, nelle palestre, per gli eventi e i convegni, per salire su treni e aerei, assistere agli spettacoli e ballare nelle discoteche. Perfino per gli spazi al chiuso dei ristoranti. La discussione è aperta e già divide il governo, in attesa di domani, quando saranno resi noti i dati del monitoraggio settimanale.

A preoccupare è la variante Delta che ha fatto impennare i casi in tutta Europa e che sta incidendo sul numero dei positivi anche in Italia, senza però alterare i tassi di mortalità e dei ricoveri. Contrari all’estensione dell’uso la Lega e Fratelli d’Italia. che rigetta con sdegno la prospettiva. La decisione adottata in Francia quindi getta scompiglio il governo e agita i titolari delle attività. Il Green Pass, diversamente da quello che succede ora, potrebbe essere concesso soltanto a chi dimostrerà di aver completato il ciclo vaccinale. I parametri per l’assegnazione nelle diverse fasce di rischio dovrebbero comunque essere rivisti, e tenere in conto maggiormente il numero dei ricoveri che quello dei positivi.

La ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini ha detto che il governo troverà una “via italiana” all’uso del Green Pass. Una soluzione che non contemplerà presumibilmente restrizioni pesanti e sanzioni severe come in Francia. A spingere per nuovi obblighi è anche il ministro della Salute Roberto Speranza. Toccherà al premier Draghi mediare. Di certo rendere obbligatorio il Green Pass dovrebbe incrementare immediatamente il numero di persone che decideranno di vaccinarsi. In una sola notte in Francia si è prenotato un milione di persone. In due giorni due milioni. La campagna in Italia per il momento procede al ritmo di 500mila somministrazioni al giorno, soprattutto di seconde dosi. Sono circa 28 milioni i Green Pass scaricati finora.

Dove sarà necessario il Green Pass

È ancora tutto da decidere ma l’obbligatorietà del Green Pass dovrebbe partire dai luoghi dove la trasmissione e il contatto sono più facili. E quindi stadi, concerti, congressi, eventi. Obbligo anche per chi pratica attività sportiva nei circoli e nelle palestre. Il punto più delicato: le attività di ristorazione. Gli esercenti hanno già anticipato proteste. Una soluzione potrebbe essere l’obbligatorietà solo nei locali al chiuso. Sospesa ancora la decisione sulle discoteche; solo la Lega spinge per la riapertura. La certificazione potrebbe diventare obbligatoria per viaggiare con capienza piena su treni e aerei. Non per i mezzi pubblici, a quanto trapela finora.

Il titolare di un ristorante che in Francia accoglierà un cliente non vaccinato rischia 45mila euro di multa. Finora ha ricevuto due dosi del siero poco più della metà dei cittadini. Se da una parte l’onda delle prenotazioni dopo l’annuncio televisivo del presidente Macron è stata imponente, dall’altra ci sono anche le proteste. Circa 20mila persone sono scese ieri in piazza per manifestare contro la “dittatura sanitaria”. Molti con il gilet giallo a Parigi, alcuni si sono anche scontrati con le forze dell’ordine.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.