Poteva finire in tragedia come nel giugno del 2016, quando un ragazzo di 23 anni, Emmanuele Pirozzi, si arrampicò lungo l’obelisco di piazza San Domenico Maggiore a Napoli per poi precipitare nel vuoto per circa una decina di metri e perdere drammaticamente la vita.

Cinque anni dopo, nel centro storico del capoluogo partenopeo è andata in scena un’altra follia: sono da poco passate le 21 quando in largo San Giovanni Maggiore Pignatelli (conosciuta anche come piazza Kestè dal nome del locale presente da decenni), nei pressi dell’università l’Orientale di Napoli, un ragazzo si arrampica sul portale in pietra dell’università. Sale per qualche metro, incitato dai presenti che anziché fermarlo o posizionarsi di sotto per attutire l’eventuale caduta, girano un video, commentano ad alta voce il gesto pericoloso del giovane (“Qui si sta perdendo la testa“).

Galvanizzato, il ragazzo prosegue, prima di perdere l’equilibrio e cadere nel vuoto per circa tre metri. Una caduta accompagnata dalle urla delle persone presenti. Il protagonista perde i sensi, poi si riprende in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Il lavoro dei sanitari viene però ostacolato dalla fiumana di gente che sabato 28 agosto ha invaso il centro storico di Napoli.

Il ragazzo, non senza difficoltà, viene caricato in ambulanza e portato all’ospedale Fatebenefratelli dove i medici hanno riscontrato ferite lievi al polso e alla caviglia. Poco dopo il video della sua impresa è stato caricato sui social diventando virale nel giro di poche ore.

Numerose le denunce dei comitati di vivibilità cittadina, dei residenti e dei gestori dei locali che da tempo lamentano l’assoluta anarchia che regna in alcune strade della movida della città.

Dure le parole di Francesco Caliendo, proprietario del Kestè: “Stanotte un ragazzo ha rischiato di morire in piazza. Sono realmente sotto shock. Sono anni che denunciamo e lavoriamo per un decumano del mare e una piazza diversi. L’amministrazione è responsabile? Le forze dell’ordine? E la politica che da 30 anni taglia fondi a cultura e giovani? E noi che assecondiamo tutto questo? A volte mi manca la forza per continuare”.

Anche i residenti si scagliano contro episodio del genere “che sempre più spesso si ripetono. E’ diventata la piazza delle scimmie, si arrampicano ovunque. Lo fanno per gioco ma non sono consapevoli dei rischi che corrono”.

“Il filmato che abbiamo pubblicato ieri sera, sulla nostra pagina Facebook, del ragazzo che è caduto al suolo mentre si arrampicava sul portone di un palazzo storico della piazza dell’Orientale, nel pieno centro storico di Napoli, mostra un episodio che purtroppo non è isolato” commenta l’avvocato Gennaro Esposito del Comitato Vivibilità Cittadina. “Nella medesima piazza, infatti, nei giorni scorsi si sono visti ragazzi che per divertirsi, in piena notte, si arrampicavano sui lampioni della luce. Speriamo che il ragazzo non si sia fatto troppo male. Abbiamo la urgente necessità che questi episodi non accadano mai più, poiché potremmo assistere di nuovo al ripetersi di morti assurde, come quella del giovane Emmanuele che qualche anno fa cadde dall’obelisco di piazza san Domenico Maggiore”.

“Ormai sono anni che denunciamo che le notti del divertimento napoletano e non solo napoletano sono sempre più accompagnate da fiumi di superalcolici mischiati con sostanze psicotrope di vario genere e natura. Tanta la cocaina e l’erba che si spaccia e si consuma accompagnata da quantità impressionati di alcol testimoniate dai tappeti di bottiglie che rinveniamo il giorno dopo i quotidiani bagordi”.

Poi l’appello alle forze dell’ordine: “E’ evidente che occorrono più controlli e presidi. Le Istituzioni devono capire che, se la notte deve essere viva, allora occorre anche un maggiore contingente di Forze dell’Ordine a presidio dei luoghi della movida in uno a politiche di sensibilizzazione sugli effetti dell’alcol e delle droghe specialmente sui più giovani. Purtroppo stamane il Presidente del Comitato Vivibilità Cittadina di Caserta, la Prof. Rosi Di Costanzo ci ha comunicato che nella notte appena trascorsa ha perso la vita un giovane appena diciottenne a seguito di un accoltellamento avvenuto in una strada della movida casertana. Manifestiamo la nostra solidarietà ai familiari della vittima per questa inaccettabile morte ma non ci arrendiamo continueremo a denunciare ed ad opporci a questi fenomeni di degrado sociale e cittadino le Istituzioni devono ascoltarci”.

 

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.