Dai video carichi di odio e insulti su TikTok alle provocazioni (“State attenti alla macchina…“), sempre sulla piattaforma social, prima dell’incendio avvenuto 20 giorni fa della Smart, ai due scontri fisici in strada, avvenuti in tempi recenti, tra le due sorelle e la zia coetanea. E’ la storia di degrado sociale che ha come protagonisti parenti serpenti da anni in contrasto nella parte alta del rione Sanità a Napoli. Degrado che ha raggiunto il momento più buio e raccapricciante nella notte tra domenica e lunedì (29-30 maggio) quando si è consumata l’aggressione con l’acido ai danni delle due sorelle, Elena e Federica, di 17 e 24 anni.

Protagonista Francesca, la zia ventenne, sorellastra della madre delle due giovani, che insieme alla sua ‘paranza’ composta da cinque ragazzi e due ragazze a bordo di tre scooter (su un mezzo erano in tre) ha accerchiato il motorino sul quale viaggiavano le due parenti gettando contro loro una bottiglia con all’interno dell’acido.

Braccata dagli agenti della squadra mobile di Napoli, che già nel corso della giornata successiva si sono presentati presso la sua abitazione senza trovarla, si è presentata martedì pomeriggio 31 maggio negli uffici della Questura di via Medina fornendo una versione dei fatti “surreale“, non confermata dalle indagini svolte da poliziotti e procura e smentita, di fatto, dalle telecamere presenti lungo Corso Amedeo di Savoia, dove si è verificata l’aggressione.

Dai video e dalla ricostruzione degli investigatori la zia scende dal motorino sul quale viaggiava come passeggero con in mano una bottiglia. Poco dopo si avvicina alle due nipoti gettandole contro l’acido. “Non è vero, la bottiglia l’avevano loro che volevano colpire me” e “nel corso della colluttazione” l’acido è finito “sul loro corpo“. Questa, in sintesi, la versione fornita dalla 20enne a poliziotti e magistrato.

La giovane è stata sottoposta a fermo perché ritenuta gravemente indiziata del reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, avendo provocato a due giovani vittime ustioni da acido a livello del volto e di altre parti del corpo, accerchiando lo scooter al bordo del quale viaggiavano le due vittime, di cui una minore. Si trova nel carcere femminile di Pozzuoli in attesa della convalide del fermo sulla quale il giudice si pronuncerà nelle prossime ore.

Le due sorelle hanno riportato ustioni al volto (ferite vicino l’occhio e al cuoio capelluto) e al braccio. Entrambe sono state assistite dai medici presso il ‘Centro grandi ustionati’ dell’ospedale Cardarelli di Napoli e dimesse dopo alcune ore. Nelle prossime settimane dovranno sottoporsi ad ulteriori accertamenti per scongiurare che le ferite possano essere permanenti.

 

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.