Il ministro della Salute Roberto Speranza ieri ha annunciato la sperimentazione dei test rapidi nelle farmacie. E ha profetizzato una riforma da 65 miliardi per cambiare la Sanità. E ancora prima aveva commentato l’emergenza coronavirus come “seria”, che il governo sta lavorando “giorno e notte per evitare il lockdown, ma chiedo a tutti di evitare spostamenti inutili e uscite inutili”. Qualche settimana fa aveva ipotizzato che ad aiutare lo Stato, nei controlli per evitare gli assembramenti nelle case, fossero gli stessi cittadini, quindi spioni e delatori. È insomma da mesi, da febbraio, dall’esplosione della pandemia, che Speranza si sveglia e si addormenta con il pensiero del coronavirus. E proprio negli stessi mesi ha trovato il tempo per scrivere un libro: Perché guariremo. Doveva uscire il 22 ottobre, ma non si trova: dagli scaffali delle librerie e da quelli virtuali. Sparito, un giallo.

Il caso è stato raccontato dalla giornalista del Foglio Simonetta Sciandivasci. Che ha provato in lungo e in largo a capire che fine avesse fatto il saggio del ministro. Ha sondato editori, portavoce, uffici stampa. Ha chiesto lumi a di Feltrinelli: “Il libro è stato sospeso, non era il caso di farlo uscire con quest’altra catastrofe incombente, già che poi il ministro non era mai stato troppo convinto di scriverlo”, le hanno risposto. Non si capisce da chi sia stata fermata la pubblicazione. E a questo punto non si sa se uscirà mai. La distribuzione, racconta qualche piccolo libraio, sarà stata bloccata a inizio settimana. Qualche stralcio si trova su Google Books, e suona fuori luogo, a dir poco inopportuno, considerata la recrudescenza dell’epidemia.

All’irreperibilità fa eccezione Bookdealer, piattaforma dei librai indipendenti. Si legge: Editore Feltrinelli, 240 pagine, 15 euro. E la sinossi: “Dal fronte di una battaglia che continua e che cambierà la nostra vita per sempre, il ministro della Salute non solo racconta, ma spiega la tempesta che abbiamo attraversato, e che, in realtà, viene da molto lontano: dalle troppe e miopi politiche al risparmio che hanno indebolito il Servizio Sanitario Nazionale. Trent’anni di un’ideologia del mercato senza regole, dimostratasi fallimentare; trent’anni di scelte sbagliate che hanno messo a repentaglio la nostra salute. Quella stagione è finita. Dai giorni delle scelte più difficili alle prospettive su vaccini e cure; dallo scenario internazionale alle scelte sul territorio, quello di Speranza è un punto di vista inedito su ciò che insieme abbiamo vissuto”. Poi però l’emergenza è tornata, per numeri assoluti anche peggio di prima, ieri sono stati oltre 16mila i nuovi positivi, 139 le vittime. La curva dei contagi è in costante crescita. Se, come, quando guariremo mica lo sappiamo.

Antonio Lamorte

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