Strage in una scuola elementare in Texas. Il bollettino della tragedia che si è consumata alla Robb Elemntary School a Uvalde, nei pressi di San Antonio, riporta 15 morti, 14 studenti e un insegnante. Una carneficina. Il bilancio è stato comunicato dal governatore del Texas Greg Abbot. Ad aprire il fuoco sarebbe stato un 18enne che dopo aver compiuto la strage si è barricato all’interno dell’edificio.

Ancora da chiarire i dettagli della sparatoria. L’ufficio dello sceriffo della contea di Uvalde aveva comunicato che un insegnante era stato colpito. Né il dipartimento di polizia né la scuola hanno confermato l’informazione. Dopo la notizia dell’aggressione si era anche deciso per il blocco di tutte le scuole nel distretto interessato. Secondo alcuni media americani il 18enne autore della strage sarebbe morto, forse ucciso nell’intervento della polizia.

Secondo le prime ricostruzioni sarebbe arrivato in automobile e avrebbe utilizzato una pistola e un fucile. La polizia ha confermato in conferenza stampa che ha agito da solo. Si chiamava Salvador Ramos e avrebbe anche sparato alla nonna prima di arrivare alla scuola. Non sono chiare le condizioni della donna.

È l’ennesima strage in pochi giorni. A Buffalo, nello Stato di New York, un 18enne aveva sparato in un supermercato frequentato soprattutto da afroamericani. Aveva ucciso 10 persone. Chiaro in quel caso il movente razzista. Un altro attacco si era verificato alla Geneva Presbyterian Church di Laguna Woods, nel sud della California, dove una persona è morta e cinque sono rimaste ferite.

Articolo in aggiornamento

 

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