Quello del detenuto 25enne che si è tolto la vita nel carcere di Poggioreale, a Napoli, è il terzo caso dall’inizio del 2021 nelle carceri della Regione Campania. Luca E. era originario Pollena Trocchia, provincia di Napoli. A Poggioreale era arrivato lo scorso 7 marzo. Era passato per i reparti Firenze e Roma, quest’ultimo dedicato ai tossicodipendenti, prima di arrivare il 19 al padiglione Salerno.

Poggioreale ospita (dati di fine 2020) 1.991 reclusi, 286 stranieri, a fronte di 1.571 posti disponibili. È considerato il carcere più sovraffollato, in termini assoluti, d’Europa. In tutti gli Istituti della Campania sono ristrette 6.403 persone a fronte di una capienza di 6.052, con un tasso che oscilla tra il 119 e il 120%. Nel 2020 le persone che si erano tolte la vita nelle carceri campane erano state otto, due a Poggioreale e uno a Secondigliano. I detenuti che invece hanno tentato il suicidio sono stati invece 47, delle quali 33 a Poggioreale.

“Lacerati dall’angoscia e dal senso di colpa, siamo entrati in mattinata nel padiglione Salerno del carcere di Poggioreale, dove Luca E. 25 anni si è suicidato. Era arrivato a marzo a Poggioreale. Era accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Domenica scorsa era andato anche a messa ed aveva parlato con un cappellano. Il dolore, come la morte, sono la grande scuola della vita. Lo capiscono anche i politici che pensano al carcere solo come luogo di custodia?”, questa la nota diffusa da Samuele Ciambriello, Garante campano dei detenuti, e Pietro Ioia, Garante dei detenuti di Napoli.

“Quando arrivano le denunce per maltrattamenti occorre subito non trascurare che questi atteggiamenti, come nel caso di Luca, possono essere procurati da disturbi psichici e dalla tossicodipendenza. L’accertamento immediato sulla capacità di intendere e volere è prioritario per evitare il carcere, ma qualora si arrivasse a questa estrema ratio occorre fare di più. Ci vogliono più figure sociali nel carcere per ascoltare, capire, amare, liberare”.

Il Garante campano Ciambriello ricorda inoltre che: “Dall’inizio dell’anno siamo già a tre suicidi nelle carceri campane (a santa Maria Capua Vetere, Avellino e Poggioreale), più un adolescente in una comunità residenziale in provincia di Caserta. I suicidi in Italia dall’inizio dell’anno sono già 22. Parliamo di uomini che in carcere dovevano ricevere una prestazione rieducativa. Tutti dobbiamo lavorare per far crescere più fili d’erba tra i sassi delle carceri”.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.