Disabili prigionieri in casa. A Roma. Nel cuore di Roma e non in periferia dove, purtroppo, situazioni simili sono all’ordine del giorno. A Testaccio si sta  vivendo questo disagio. E lo sta vivendo chi di disagi ne vive quotidianamente a casa dell’handicap. A denunciare il caso è stata la Lega.
LA DENUNCIA DELLA LEGA
“Tre famiglie limitate nell’uscire dal proprio palazzo, se non correndo gravi pericoli, a causa dell’assenza di uno scivolo per disabili. È quanto accade nel 2021 nella Capitale d’Italia, in pieno Centro storico, presso gli alloggi popolari di via Ginori, a Testaccio”, attaccano Fabrizio Santori e Monica Picca, dirigenti romani della Lega Salvini Premier.  “Le famiglie in questione hanno urgente necessità dell’autorizzazione per uno scivolo fisso o semovibile che possa agevolare l’uscita dei propri cari costretti a usare sedia a rotelle e altri sussidi per la deambulazione, senza correre il rischio di cadere. Malgrado nel tempo siano state inviate richieste ufficiali al Dipartimento Patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale, ad oggi manca ancora l’autorizzazione all’installazione. Procedere autonomamente significherebbe assumersi la responsabilità di eventuali rischi per l’incolumità dei propri cari, quindi di fatto queste famiglie si trovano nella frustrante impossibilità di non poter aiutare i loro congiunti a causa dei tempi biblici della burocrazia romana”.
APPELLO ALLA RAGGI
“È intollerabile e desolante constatare quanto sul tema delle barriere architettoniche Roma sia drammaticamente indietro rispetto ad altre città. Chiediamo all’amministrazione Raggi e, in particolare, al Dipartimento competente di prendere in carico immediatamente la richiesta delle famiglie di via Ginori, e velocizzare le pratiche per l’installazione di uno scivolo che possa finalmente restituire libertà di movimento a queste famiglie i cui membri con disabilità sono praticamente costretti in casa”, concludono i due esponenti della Lega.

Carlo Romano

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