Gli è costata una condanna non da poco, la bravata. Che poi bravata non fu, e neanche gesto goliardico se la manata sul fondoschiena, il palpeggiamento ai danni dell’intervistatrice Greta Beccaglia è stata riconosciuta come violenza sessuale. Il gesto era andato in scena in diretta, mentre Beccaglia fermava e intervistava i tifosi all’esterno dello stadio Castellani dopo la partita Empoli-Fiorentina, la sera del 27 novembre 2021. Il ristoratore marchigiano è stato condannato così a un anno e sei mesi di reclusione.

Il gip del Tribunale di Firenze Antonio Pezzuti ha disposto la sospensione della pena per cinque anni subordinandola alla partecipazione dell’imputato a specifici percorsi di recupero presso enti attivi nel campo della prevenzione, assistenza psicologica e recupero di persone condannate per violenza sessuale. L’uomo è stato inoltre condannato a risarcire la giornalista. Dovrà versare una provvisionale di diecimila euro nell’attesa che il tribunale civile decida l’intero ammontare della sanzione. A favore dell’Ordine dei giornalisti nazionale e Toscano e dell’Associazione Stampa Italiana, enti che si erano costituiti parte civile, andrà un indennizzo di diecimila euro.

L’uomo è un sostenitore della Fiorentina, venne rintracciato dai poliziotti del commissariato di Empoli dopo che gli agenti avevano incrociato le immagini d’ingresso dei tifosi allo stadio Castellani di Empoli con quelle trasmesse dall’emittente Toscana Tv. Le immagini e la stessa vicenda divennero virali. La giornalista era in diretta con lo studio. “Sono psicologicamente provata, la notte scorsa non ho quasi chiuso occhio. Se nel 2021 continuano a esserci episodi del genere, significa che tante persone devono ancora capire molte cose. È inaccettabile, nessuno può permettersi di alzare le mani in questo modo, è intollerabile”, aveva detto l’inviata pratese al quotidiano La Stampa.

Greta Beccaglia aveva detto di aver ricevuto “tantissimi” messaggi di solidarietà. “Quel gesto verso di me”, aveva sottolineato lei stessa, “è stato davvero il più basso che potesse esserci. Mi hanno scritto molti calciatori e personaggi noti, vergognandosi loro stessi per quell’episodio e per quella persona. Devo dire grazie anche all’Ordine dei giornalisti che mi ha fatto sentire subito la propria vicinanza”. Al centro delle polemiche era finito anche Giorgio Micheletti, giornalista di Toscana Tv che dallo studio aveva suggerito all’intervistatrice un “non te la prendere” dopo quel gesto in diretta. Era stato condannato anche dall’Ordine dei giornalisti attraverso le parole del Presidente dell’Ordine della Toscana Giampaolo Marchini.

“Chi era in studio, invece di condannare il gesto e il molestatore, ha invitato la collega a ‘non prendersela’. Verso di lei non è stata sentita nessuna parola di solidarietà da parte del conduttore”, aveva stigmatizzato il presidente Marchini. L’uomo ripreso dalle telecamere si sarebbe in seguito scusato ai microfoni de Le Iene e di Radio24. “Mi scuso per il gesto. Non riesco a spiegarlo. Ora vorrei contattare la giornalista e chiederle scusa – ha detto il 45enne – A casa mi hanno detto ‘come ti è venuto in mente’, me l’ha detto anche la mia compagna. Sanno che non sono una persona cattiva, stiamo passando tutti i dispiaceri possibili del mondo. Non sto bene. Uno lavora una vita, crea una vita, e guarda per una cosa così … Lo sputo sulla mano? Stavo tossendo”.

L’uomo era stato raggiunto da un Daspo dal questore di Firenze Filippo Santarelli che impedisce all’uomo di accedere a manifestazioni e gare sportive. A difenderlo la moglie, in un’intervista a Il Resto del Carlino. “Che quella cosa non si faccia lo sappiamo. Ma farlo passare da maniaco e violentatore è un fatto che ammazza l’anima”. Serrani a Il Messaggero aveva raccontato di esser stato costretto di abbandonare casa sua per un periodo di tempo dopo l’attenzione mediatica ossessiva che si era abbattuta su lui e il suo ristorante. Proprio l’attività era diventata bersaglio di una valanga di critiche e recensioni negative online.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.