Dopo un decennio trascorso tra Palazzo Madama e Montecitorio, oltre che al ministero delle Infrastrutture che ha guidato per poco più di un anno, Danilo Toninelli è tornato al suo precedente impiego: lavora in una “importante compagnia assicurativa”.

Lo racconta lo stesso ex parlamentare lombardo, volto storico del Movimento 5 Stelle che lo scorso 25 settembre non ha potuto ricandidarsi per il limite dei due mandati, così come tanti altri ‘big’ del partito al Corriere della Sera. Toninelli, che resta però tra i probiviri del Movimento di Giuseppe Conte, non si lamenta: “La vita fuori dai palazzi della politica sta andando molto bene. Ero preparato al ritorno alla routine di prima, perché non mi sono mai sentito identificato nel vestito della politica né da parlamentare né da ministro. Quindi quando è stato il momento di togliermi quella seconda pelle è stato facile”.

Un ritorno alla vecchia vita da assicuratore dunque, con in più l’esperienza da politico in Parlamento. Tema questo ricorrente nelle conversazioni con i nuovi colleghi: “C’è molta curiosità e voglia di capire cosa accade dentro i palazzi. Mi hanno fatto molte domande su come è questo politico o quest’altro. C’è da parte loro molto rispetto nei miei confronti per quello che ho fatto. Un collega in particolare che usa il monopattino mi adora per averlo reso un mezzo di trasporto utilizzabile”, racconta l’ex ministro nella conversazione con Emanuele Buzzi.

La politica resta però una passione, una fiamma che non si è spenta. Se dal lunedì al venerdì Toninelli si dedica al suo lavoro, una vita da pendolare in treno facendo la spola “tra Cremona e gli uffici di Milano e Roma”, nei fine settimana e di sera si dedica ai social dove è un seguitissimo commentatore politico. Il suo canale YouTube, dice l’ex ministro, “fa oltre 100mila visualizzazioni a settimana” e per questo ha anche lanciato una campagna per sostenere la su ‘seconda attività’ da youtuber. Piattaforma che ha scelto, assieme a TikTok, per parlare coi più giovani: “La maggior parte di loro non trova o riceve informazioni dai canali tradizionali, è un mondo che va rispettato”, assicura Toninelli.

Quanto alla politica ‘reale’ e non social, l’ex titolare del dicastero delle Infrastrutture spiega di non aver abbandonato le riunioni con gli attivisti pentastellati, mentre il suo lavoro da probiviro è invece un po’ fermo: “Ci sono state lungaggini nella trasmissione dei dati dalla vecchia gestione alla nuova”, sottolinea.

Toninelli che poi difende anche la regola che lo ha costretto a rimanere fuori dal Parlamento, il ‘sacro’ limite dei due mandati voluto da Beppe Grillo e mantenuto pur con qualche reticenza da Giuseppe Conte. Un tetto che è “organico, vitale con una realtà come il Movimento, e dobbiamo ringraziare Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo”.

L’ex parlamentare si dice “soddisfatto” dell’attuale linea tenuta dal Movimento in mano a Conte, anche se ormai gli stessi 5 Stelle sono spesso definiti come un soggetto politico ‘organico’ al centrosinistra e non più post-ideologici, come quelli degli inizi. Una situazione che per Toninelli è “legata a momenti storico-politici, in questo momento bisogna avversare le tematiche di questo centrodestra che sono agli antipodi del dna del Movimento, se questo significa essere etichettati come di centrosinistra lo accetto”.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.