Un bimbo di due anni e mezzo è entrato in mare ed è morto affogando. Una tragedia immane a Santa Severa sul lungomare Pyrgi, vicino Roma. Sulla spiaggia i bagnanti hanno cercato in tutti i modi di soccorrerlo ma a nulla è servito nemmeno l’intervento dei sanitari accorsi sul posto. Il piccolo non ce l’ha fatta, un’altra tragedia in mare sul litorale romano.

Secondo quanto riportato dall’Ansa un bimbo di due anni e mezzo è morto annegato a Santa Severa, centro a nord di Roma. La tragedia è avvenuta nella tarda mattinata di oggi. Per ragioni ancora da appurare il piccolo si è spinto in acqua e a nulla è servito l’intervento dei bagnanti intervenuti. Il personale del 118 ha cercato, senza esito, di rianimare il piccolo. Il piccolo è entrato in acqua ma è stato portato a riva privo di sensi. Sul posto sono accorsi gli operatori del 118 ma per il bambino non c’era nulla da fare; era morto, presumibilmente, per affogamento. Del caso se ne stanno occupando i carabinieri di Santa Severa.

Nelle ultime settimane nella zona ci sono state altre vittime delle correnti. Le persone si tuffano rimanendo a riva, dove c’è piede, e in pochi istanti vengono risucchiate dalle correnti. Sono sempre le “buche” la causa principale dei decessi. “Si tratta di corridoi naturali che consentono all’acqua che rompe sulla riva di fluire verso il largo – spiegano alla Salvamento Fregene – il loro pericolo è doppio: prima di tutto perché quando il mare è mosso all’interno si generano correnti di ritorno che trascinano verso il largo. Poi a mare calmo hanno un fondale profondo in cui chi non sa nuotare può annegare. Se ci si finisce dentro non bisogna tentare di tornare a riva nuotando contro corrente, basta rimanere a galla fino a raggiungere una zona d’acqua adiacente più bassa e salvarsi”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.