Le forze dell'ordine sono già sul posto per le verifiche
Trovato cadavere in un sacco nero a Trieste: potrebbe essere il corpo di Liliana Resinovich
Un cadavere dalla corporatura esile è stato ritrovato questo pomeriggio a Trieste. Le forze dell’ordine si trovano ora sul posto: potrebbe trattarsi di Liliana Resinovich, la 63enne triestina di cui non si hanno più notizie dal 14 dicembre scorso, dopo essere uscita di casa per andare a trovare un amico, da cui però non è mai arrivata.
La scomparsa è stata denunciata dal marito Sebastiano Visintin: un giallo su cui la Procura sta indagando senza escludere nessuna ipotesi.
Il ritrovamento
Il corpo sarebbe stato trovato avvolto in due sacchi neri: uno sulla testa e l’altro sulle gambe. Una parte sarebbe rimasta quindi scoperta, lasciando intravedere un giubbotto color grigio scuro.
Il cadavere si trova a cinquanta metri dalla strada, nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste situato nel rione San Giovanni, lo stesso in cui vivevano Liliana e il marito. In corso gli accertamenti.
L’indagine
Sempre oggi 5 gennaio la Polizia ha riascoltato alcuni testimoni. Tra loro ci sarebbe anche l’amico della donna, un 82enne, da cui Liliana si sarebbe dovuta recare proprio il giorno della scomparsa. Secondo quanto riferito, la donna lo avrebbe chiamato quella mattina per avvisarlo che avrebbe fatto tardi per portare il cellulare a riparare in un negozio di telefonia. L’uomo avrebbe dichiarato ai media che proprio il fine settimana successivo alla sparizione di Liliana sarebbero dovuti andare via insieme.
In un’intervista rilasciata a Il Piccolo l’82enne ha inoltre raccontato che Liliana da tempo si lamentava del marito, in quanto “al limite della sopportazione e sull’orlo di lasciarlo”. Quindi è possibile che gli inquirenti volessero verificare alcune informazioni emerse nel corso delle interviste. “Non c’è nessuna svolta nelle indagini. Stiamo completando la raccolta delle testimonianze e riascoltando alcune persone, per verificare alcuni dettagli. L’obiettivo è cercare di capire cosa sia accaduto e dove sia la signora“, ha spiegato il Procuratore capo di Trieste Antonio De Nicolo.
“Liliana inquadrata dalle telecamere dell’autobus”
Il marito di Liliana Resinovich ha respinto l’ipotesi che la donna stesse per andare via con un altro uomo: “È un’offesa verso mia moglie– ha dichiarato – e anche verso di me e non crederò mai che Liliana era pronta a partire per un week end”.
Sebastiano Visintin ha inoltre rivelato che la donna, il giorno della scomparsa, sembra sia stata inquadrata dalle telecamere dell’autobus, dopo essere stata vista da una commerciante di frutta e verdura di fronte al proprio negozio tra le 8 e le 9 del mattino. “Pare che lei quel giorno abbia preso il bus“.
“Penso sia stata inquadrata proprio verso le 8.30“, in un orario compatibile con l’ultimo avvistamento, ha precisato. Secondo Visintin, ora “la Polizia ha messo insieme tutte le cose: le registrazioni dei bus, le immagini delle telecamere delle strade” e si starebbe proprio per “chiudere il cerchio“.
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