Mentre tornava dal lavoro nel suo campo ha sentito il pianto di un bambino. Così il contadino si è guardato intorno e ha cercato di capire da dove arrivassero quei vagiti. Poi, sul ciglio della strada sterrata ha visto qualcosa di strano e si è avvicinato per guardare meglio. È stato così che ha trovato un bimbo di pochi giorni, avvolto in un sacchetto di plastica, abbandonato nel mezzo della campagna. Lo ha stretto a se e ha chiamato i carabinieri. Il piccolo era vivo per miracolo.
La vicenda è avvenuta a Paceco, piccolo paesino in provincia di Trapani. Il piccolo è nato da pochi giorni e ha già dovuto lottare per la vita. Quando il contadino lo ha trovato era terrorizzato: non sarebbe sopravvissuto a una notte al freddo e alla presenza di animali selvatici nella zona. Tenendolo stretto al petto l’uomo ha subito chiamato i carabinieri che sono intervenuti in pochi minuti portando il piccolo in ospedale. I medici l’hanno trovato in buone condizioni anche se, per precauzione, hanno deciso di ricoverarlo in Terapia Intensiva: il cordone ombelicale gli era stato tagliato.
Nel sacchetto di plastica in cui era avvolto il piccolo c’era la placenta, non era chiuso e così il piccolo è riuscito a respirare e a sopravvivere a quel tragico abbandono. Ce l’ha fatta ed è salvo. I medici dell’Ospedale di Trapani hanno deciso di chiamarlo Francesco Alberto. Francesco perché il miracolo del ritrovamento e del salvataggio del piccolo è avvenuto nel giorno di San Francesco d’Assisi. Alberto come il carabiniere che per primo lo ha preso in braccio. I carabinieri hanno aperto un’indagine per scoprire l’identità della madre anche visionando le telecamere piazzate nella zona.
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