L'inchiesta del New York Times
Trump ancora nel mirino, l’accusa al presidente: “Gonfiate le sue donazioni benefiche”

Dopo aver acceso i riflettori sulle dichiarazioni fiscali, oggi il New York Times pubblica una nuova inchiesta su Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti che il 3 novembre si gioca la rielezione alla Casa Bianca contro lo sfidante Dem Joe Biden, con i sondaggi che lo danno molto indietro nelle intenzioni di voto.
Questa volta il focus del quotidiano è sulle attività filantropiche ‘gonfiate’ del tycoon. Il NYT scrive infatti che dal 2005, secondo anno in cui Trump era la star del reality show ‘The Apprentice’, ha donato almeno 130 milioni di dollari annui ma mai dal suo portafogli. Il giornale scrive infatti che buona parte delle offerte, quasi 120 milioni di dollari, arrivavano da accordi per non sviluppare terreni.
Si tratta di quella che viene conosciuta come “conservation easements”, che consente ai ricchi proprietari terrieri di mantenerne l’uso proteggendoli dallo sfruttamento, ma ricevendo una deduzione fiscale pari al loro valore. Su alcune di queste operazioni sta indagando la procura di New York, che vuole accertare se il valore delle donazioni sia stato gonfiato per ottenere maggiori deduzioni.
Al di là degli eventuali rilievi penali, l’inchiesta del New York Times rimarca ancora una volta come l’attività filantropica di Trump sia un punto oscuro per il presidente: dal 1988 la fondazione Trump ha donato in beneficenza milioni di dollari, ma di questi solo 5,4 arrivano dalle tasche del presidente, con l’ultimo contributo risalente ormai al 2008. La stessa fondazione è stata chiusa nel 2018 dopo l’inchiesta della procura di New York che aveva evidenziato come i fondi venissero utilizzati per fini personali dal presidente.
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