Ora dopo ora in Ucraina la situazione si fa sempre più tesa. Colpi di mortaio sono esplosi nei pressi dell’area dove si trovava il ministro degli interni ucraino Denys Monastyrsky, in visita al fronte nell’est del Paese. Lo hanno riferito i giornalisti dell’Afp. Non si segnalano feriti. Le esplosioni si sono verificate vicino al villaggio di Novo Lugansk, sulla linea del fronte con i separatisti filo-russi. Una decina di colpi di mortaio è caduta a poche centinaia di metri dal ministro degli interni ucraino oggi mentre stava incontrando i giornalisti sulla linea del fronte con i ribelli sostenuti dalla Russia. Il ministro Monastyrskiy è stato costretto a cercare un riparo quando i proiettili sono esplosi, poco dopo aver rilasciato delle interviste ai media internazionali, hanno riferito i reporter dell’Afp.

Intanto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha proposto un incontro con Vladimir Putin, in un momento in cui i timori di un’invasione russa in Ucraina sono al massimo livello. “Non so cosa voglia il presidente russo, ecco perchè suggerisco di incontrarci”, ha detto Zelensky alla conferenza sulla Sicurezza di Monaco.

Un soldato dell’esercito ucraino, ucciso da un colpo d’artiglieria nell’est del Paese, durante uno scambio di fuoco con le milizie filorusse della autoproclamate repubbliche del Donbass, secondo quanto afferma io stato maggiore interforze di Kiev. “In conseguenza dell’attacco, un soldato ucraino ha riportato ferite fatali da una scheggia”, dice la nota. “Respingiamo risolutamente tutte le accuse di qualsiasi caduta di proiettili ucraini sul territorio russo. L’Ucraina non ha mai aperto un fuoco del genere. Chiediamo un’indagine internazionale immediata e imparziale sugli incidenti riportati dai media russi”. Lo dice su Twitter Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino.

Noi difenderemo il nostro paese con o senza partner”. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, intervenendo alla conferenza di Sicurezza di Monaco. “Tutti devono capire che non stiamo chiedendo una donazione. Si tratta del vostro contributo alla sicurezza europea e internazionale”, ha aggiunto. L’Ucraina e’ “lo scudo dell’Europa” contro l’esercito russo. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky intervenendo alla conferenza sulla Sicurezza di Monaco.

“Quale è stato l’esito della politica di appeasement dell’Europa nei confronti della Russia? L’annessione della Crimea”, ha continuato Zelensky. Zelensky ha affermato che sia “ormai troppo tardi per fissare” l’architettura della sicurezza esistente, “ne serve una nuova”. “Noi non stiamo andando nel panico, abbiamo un atteggiamento solido e coerente”. “Stiamo evitando di cadere in ogni provocazione”, ha aggiunto. L’Ucraina vuole “un calendario chiaro e realizzabile” per l’adesione alla Nato.

Intanto la compagnia aerea tedesca Lufthansa ha annunciato la sospensione dei voli da e per Kiev dal 21 al 28 febbraio. Ad annunciarlo un portavoce della società, secondo cui “Lufthansa sospende i voli da e per Kiev. Questo vale per tutti i voli da lunedì 21 febbraio sino al 28 febbraio 2022”. “Lufthansa sta monitorando costantemente la situazione e prenderà una decisione su ulteriori voli in un secondo momento”, ha aggiunto il portavoce.

Segnali allarmanti arrivano  dalle capitali europee. “Ai cittadini tedeschi è urgentemente richiesto di lasciare adesso” l’Ucraina. È quanto si legge sul sito del ministero degli Esteri della Germania. “Le tensioni fra Russia e Ucraina sono aumentate alla luce della massiccia presenza e i movimenti di formazioni militari russe vicino ai confini dell’Ucraina hanno continuato ad aumentare. Uno scontro militare è possibile in ogni momento”, si legge ancora.

Anche la Francia, dopo la Germania, raccomanda i connazionali a lasciare l’Ucraina. Lo riferisce il ministero degli Esteri. In particolare, Parigi invita coloro che si trovano nelle zone più esposte dell’est del Paese ad andarsene “senza indugio”. “Si raccomanda che tutti i cittadini francesi che non abbiano motivi validi per soggiornare in Ucraina di lasciare il Paese”, sottolinea la diplomazia francese sul loro sito, ‘Viaggiare sicuri’, aggiornato oggi. Coloro che si trovano “nelle regioni di Charkiv, Lugansk e Donetsk” così come in quella del Dnipro sono “invitati a ‘lasciare queste aree senza indugio’, aggiunge il ministero.

In giornata si sono svolte le esercitazioni della “deterrenza strategica” russa, cominciate sotto la supervisione del presidente Putin e dell’omologo bielorusso Aleksandr Lukashenko. Sono stati lanciati un missile da crociera ipersonico, e duale, Kinzhal, da un aereo da guerra, Kalibr, che ha una gittata di duemila chilometri, e il missile ipersonico Zirkon da unità navali della Flotta del Mar Nero e della Flotta settentrionale contro obiettivi navali e basati a terra. E’ stato anche lanciato, dalla base di Plesetsk, nel nord del Paese, un missile balistico intercontinentale Yars diretto alla Kamchatka. Nella regione di Astrakhan invece è stato lanciato un missile Iskander.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.