Il nuovo esame del siero anglo-svedese
Vaccino AstraZeneca, l’Ema smentisce la Germania: “Non ci sono rischi legati all’età”
Il vaccino di AstraZeneca, recentemente ribattezzato dall’azienda farmaceutica anglo-svedese Vaxzevria, resta sicuro e si conferma che i benefici del vaccino sono maggiori dei rischi. “La posizione non è cambiata” rispetto ai dati del 18 marzo scorso, ha sottolineato oggi in conferenza stampa Emer Cook, direttrice esecutiva dell’Ema, l’Agenzia europea dei medicinali.
Gli esperti, ha dichiarato Cook, “non hanno identificato fattori di rischio specifici legati a età, genere” o condizioni mediche preesistenti che possano spingere a limitare l’uso del vaccino contro il Covid-19 di AstraZeneca per alcuni gruppi di persone, “non ci sono elementi che sostengano restrizioni all’uso del vaccino“.
“Un nesso causale” tra il vaccino e disturbi della coagulazione “non è dimostrato”, ma è possibile e ulteriori analisi sono in corso”, spiega ancora dall’Ema..
La direttrice esecutiva dell’Agenzia europea dei medicinali ha anche specificato che ad oggi “non c’è controindicazione al vaccino di AstraZeneca per le donne in gravidanza, ma consigliamo che consultino il proprio medico prima” di sottoporsi alle vaccinazioni.
Gli ultimi dati, che ribadiscono la sicurezza del vaccino Vaxzevria, sono evidenti: nel corso della valutazione sono stati valutati 62 casi su un’esposizione totali pari a 9,2 milioni” di vaccinati, ha precisato infatti Emer Cook.
EMA’s safety committee (#PRAC) is continuing its evaluation of very rare cases of unusual blood clots in people vaccinated with the AstraZeneca#COVID19 vaccine
👉 https://t.co/7fEBLZkMC5 #COVID19Vaccines #medicine— EU Medicines Agency (@EMA_News) March 31, 2021
Le nuove rassicurazioni dell’Ema arrivano il giorno dopo la decisione della Germania di nuove restrizioni e sospensioni del siero anglo-svedese. A Berlino e a Monaco di Baviera è stata sospesa la somministrazione del vaccino alle persone sotto i 60 anni, in attesa di chiarire se vi è un collegamento con 31 casi di trombosi, nove dei quali fatali. Tutti i casi sospetti, salvo due, riguardano donne tra i 20 e i 63 anni.
In Canada invece è stato sospeso alle persone sotto i 55 anni, anche se nella popolazione non sono stati registrati casi di trombi. “C’è una sostanziale incertezza sui benefici di fornire il vaccino AstraZeneca agli adulti sotto i 55 anni dati i potenziali rischi”, ha spiegato Shelley Deeks, vice presidente della commissione.
PFIZER SICURO ANCHE SU ADOLESCENTI – Il vaccino anti-covid Pfizer-BioNTech è efficace e sicuro anche per gli adolescenti dai 12 ai 15 anni. A farlo sapere le stesse aziende Pfizer e BioNTech spiegando che i dati saranno sottoposti alla Food and Drug Administration (Fda), l’agenzia regolatoria per i farmaci negli Stati Uniti, nelle prossime settimane. I dati sono emersi da alcuni trial clinici condotti su circa 2-3000 giovani.
Il vaccino, hanno spiegato, “è risultato efficace al 100% nel prevenire la malattia sintomatica, emerge dal trial, e ha innescato una risposta immunitaria anche più robusta di quella vista nei giovani adulti”. Al momento il siero Pfizer è stato autorizzato per l’uso di emergenza a partire dai 16 anni in su.
Il preparato è stato il primo a essere approvato sia negli Stati Uniti che in Unione Europea, e quindi dall’Agenzia del Farmaco Italiana. L’efficacia dopo la seconda dose di richiamo è stata attestata al 95%. Gli effetti collaterali emersi a oggi sembrano essere di entità lieve e di breve durata, con gonfiori e dolori nel sito di iniezione, stanchezza, brividi e dolori muscolari, raramente febbre. Il richiamo va somministrato dopo 21 giorni dalla prima somministrazione.
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