Preoccupa la variante Delta. La mutazione rappresenta quasi il 17% dei contagi in Italia, quella dominante resta la Alfa, ma Delta preoccupa per via della sua maggiore trasmissibilità, al 40,60%. Il Regno Unito ha toccato il picco di contagi, oltre 18mila, mai così tanti dallo scorso febbraio. Impennata che ha fatto rinviare le aperture al 19 luglio, che non ha visto un aumento contestuale delle vittime, che ha provato l’efficacia dei vaccini verso le forme gravi di infezione. Nessun allarme al momento, ma la situazione preoccupa, anche in Italia dove a essere minacciata è l’estate degli italiani.

È importante che si parta per le vacanze con la seconda dose di vaccino effettuata. Noi dobbiamo convincere gli italiani a non rinviare il vaccino per andare in ferie. È tempo di agire, dobbiamo vaccinare tutti e metterci in sicurezza”, ha detto Francesco Vaia, direttore dell’Ospedale Spallanzani di Roma. Un appello, in pratica. La situazione epidemiologica resta comunque sotto controllo: ieri 838 nuovi positivi, per il settimo giorno consecutivo sotto i mille, e 40 morti. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha espresso fiducia con i dati delle meno di duemila persone, 1771, ricoverate, 298 delle quali in terapia intensiva.

L’efficacia provata da studi britannici e indiani sugli effetti più gravi della variante spinge ancora la campagna vaccinale che finora ha raggiunto oltre 49 milioni e 474mila somministrazioni, 17 milioni e 572mila cicli completati, pari al 32,54% della popolazione over 12 anni. La fascia più a rischio restano quei 2,7 milioni di over 60 che non hanno fatto neanche la prima dose di vaccino. A luglio dovrebbero arrivare in Italia 14 milioni di dosi tra i sieri Pfizer e Moderna. L’Iss ha fatto sapere che la maggior parte dei nuovi positivi non sono vaccinati o vaccinati con la sola prima dose o con il monodose Johnson & Johnson entro 14 giorni dalla diagnosi.

“Quando il Regno Unito decise di estendere l’intervallo di tempo tra la prima e la seconda dose dei vaccini — ha ricordato la professoressa Antonella Viola, immunologa dell’Università di Padova, al Corriere della Sera — io dichiarai subito la mia preoccupazione, spiegando che generare immunità parziale nella popolazione durante una pandemia favorisce la circolazione di varianti resistenti agli anticorpi. È ciò che sta accadendo con la variante Delta. Il virus è non solo più trasmissibile ma anche meno sensibile agli anticorpi. Per questo, ora, chi ha ricevuto una sola dose può non solo infettarsi ma anche ammalarsi. Ecco quindi la corsa a fare i richiami in fretta: meglio coprire bene le persone con più di 50 anni piuttosto che vaccinare i ragazzi”.

La mutazione nel Regno Unito ha soppiantato la variante alfa. Oggi rappresenta il 95% dei casi. In Uk sono l’84% le persone vaccinate con una dose, oltre il 61% con il richiamo. Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità la variante è diffusa in almeno 80 Paesi. Impennate di contagi in Israele, in Russia e in Australia. Sydney è in lockdown per due settimane. Particolarmente colpita San Pietroburgo. Negli USA Delta rappresenta il 20% dei nuovi casi. I bassi tassi di ospedalizzazione in Israele, protagonista di una campagna rapidissima, e che ha visto un aumento di contagi, confermano l’efficacia dei vaccini. Da domani l’Italia diventa intanto tutta Zona Bianca e cade l’obbligo di mascherina all’aperto.

Avatar photo

Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.