Bisogna correre con la vaccinazione, come ripete da giorni il presidente del Consiglio Mario Draghi, il commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo e il ministro della Salute Roberto Speranza.

Una corsa più che giustificata dai dati diffusi nell’ultimo report settimanale del governo sull’andamento della vaccinazione: sono ancora 2 milioni e 700 mila gli italiani over 60 che non hanno fatto neanche la prima dose di vaccino e, dunque, non hanno alcuna copertura contro il Covid.

Un numero alto e preoccupante, visto la presenza sempre più evidente della variante Delta nel Paese: secondo le segnalazioni monitorate dal Sistema di Sorveglianza Integrata covid-19 dell’Istituto di Superiore di Sanità, la variante ‘indiana’ si assesta al 16,8% dei contagi in Italia. Ma la Delta, come spiegato dagli esperti, è dal 40 al 60 per cento più trasmissibile di quella Alfa, a sua volta più contagiosa del 50% rispetto al ceppo originario di Wuhan.

Il report del governo, aggiornato alle 16 di venerdì, indica che sono complessivamente 2.693.791 gli over 60 che non hanno avuto ancora la prima dose: 354.563 over 80 (il 7,79% del totale della popolazione di questa fascia), 813.389 nella fascia tra 70 e 79 anni (il 13,51%) e 1.525.839 tra i 60 e i 69 anni (il 20,20%). Rispetto al report della settimana precedente, in 7 giorni sono stati raggiunti dalla prima dose 15.088 italiani ultraottantenni, 38.478 tra i 70 e i 79 anni, 86.621 tra i 60 e i 69.

IL RICHIAMO E LE VACANZE – Altro allarme arriva da esperti come l’immunologa dell’Università di Padova Antonella Viola e il direttore dello Spallanzani di Roma Francsesco Vaia sulla seconda dose di vaccino, il richiamo, prima delle vacanze estive.

Viola ricorda infatti che “quando il Regno Unito ha deciso di estendere l’intervallo di tempo tra la prima e la seconda dose dei vaccini a mRNA ho dichiarato la mia preoccupazione, spiegando che generare immunità parziale nella popolazione durante una pandemia favorisce la circolazione di varianti resistenti agli anticorpi. È questo quello che sta accadendo con la variante Delta”.

Citando l’ECDC, l’immunologa sottolinea che “chi ha ricevuto una sola dose, può non solo infettarsi ma anche ammalarsi. Ecco quindi ora la corsa a fare i richiami in fretta: meglio coprire bene le persone con più di 50 anni piuttosto che vaccinare i ragazzi. Anche questo avrebbe dovuto essere ovvio da subito. Errori a parte, per i cittadini il messaggio è: bisogna vaccinarsi tutti perché nessuno godrà del l’immunità di gregge (che, come dico da mesi, non si raggiungerà); bisogna fare il richiamo senza rimandare a dopo le vacanze; finché non si è completamente vaccinati (10 giorni dalla seconda dose), bisogna continuare a usare mascherine e distanziamento. Solo dopo il ciclo completo di vaccinazione possiamo sentirci al sicuro”.

Idea condivisa dal direttore dello Spallanzani, Vaia, che definisce “importante” che “si parta per le vacanze con la seconda dose di vaccino effettuata. Noi dobbiamo convincere a non rinviare il vaccino per andare in ferie”.

Redazione

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