Anche a Bruxelles il Partito Democratico si ‘appiattisce’ sulle posizioni del Movimento 5 Stelle. Dopo la convergenza tra il partito di Nicola Zingaretti e i grillini sulla prescrizione, sfociata nel voto in commissione Giustizia alla Camera che ha approvato l’emendamento soppressivo della proposta di legge a firma del forzista Enrico Costa, questa volta è il turno del Venezuela.

Il parlamento europeo ha infatti condannato il recente tentativo di impedire al presidente dell’Assemblea nazionale venezuelana, Juan Guaidò, di essere rieletto per un nuovo mandato. Con 471 voti a favore, 101 contrari e 103 astensioni, è stata approvata una risoluzione con cui si ribadisce il proprio sostegno a Juan Guaidò come legittimo presidente dell’Assemblea nazionale e presidente ad interim del Venezuela, “dopo il tentativo del regime di Nicolas Maduro di installare il candidato filo-governativo, Luis Parra, alla presidenza dell’Assemblea nazionale venezuelana il 5 gennaio”.

I 5 Stelle, contrari all’emendamento su Guaidò, si sono poi astenuti sul voto finale sulla risoluzione. Il Partito Democratico, invece, si è spaccato sull’emendamento, con sei voti a favore (Bonafè, Danti, Ferrandino, Roberti, Tinagli, Toia), sette contrari (Benifei, Cozzolino, De Castro, Gualmini, Majorino, Moretti, Smeriglio) e l’astensione di Bartolo Pisapia, ritrovando l’unità sul voto sulla risoluzione.

Nella giornata di ieri l’opposizione venezuelana aveva denunciato che alcuni gruppi paramilitari avevano sparato, lanciato pietre, colpito e tentato di bloccare le auto del convoglio sul quale viaggiava l’autoproclamato presidente ad interim Juan Guaidò e i parlamentari di opposizione per raggiungere il Palazzo Federale Legislativo.  Su Twitter sono state pubblicate una serie di immagini dell’attacco, con l’opposizione che ne attribuisce la responsabilità a gruppi legati al governo del presidente socialista Nicolas Maduro.

Redazione

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