Impallinato a turno da Marco Damilano, Alessandro Sallusti e Concita De Gregorio. Serata da dimenticare per Vito Crimi, il capo politico del Movimento 5 Stelle nonché viceministro degli Interni nel secondo governo Conte. Nel corso di DiMartedì, la trasmissione condotta da Giovanni Floris in onda su La7 martedì 9 febbraio, il reggente pentastellato inanella una serie di imbarazzanti figuracce.

“Lei sa quante risorse sono stanziate per la rivoluzione verde e la transizione ecologica nel recovery Fund?” chiede il diretto de l’Espresso. “Sono circa tra i 20 e i 30 miliardi se non ricordo male” replica aggrappandosi sugli specchi Crimi. “Sono 68 miliardi e sono circa il 40% delle risorse” precisa Marco Damilano.

Lei è il capo del primo partito italiano e agisce così istintivamente?” incalza il direttore de l’Espresso. Poi è il turno di Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, che chiede: “Lei è ancora convinto che uno vale uno in politica o che forse il merito vale più di uno vale uno?”.

“Sono sempre convinto che uno vale uno – replica Crimi -. L’uno non vale l’altro questa è una cosa che specifico” aggiunge per poi provare ad attaccare la Lega: “A quanto pare in questi giorni è disposta a tutto”. “Un po’ come voi, insomma” chiosa Damilano. A questo punto Crimi prova a chiedere la parola a Floris con un “mi consenta” e incassa l’ennesima stoccata: “Vedo che anche come vocabolario si sta adeguando alle nuove amicizie” sottolinea il conduttore facendo riferimento alla terminologia usata da Silvio Berlusconi.

Poi arriva il turno di Concita De Gregorio. L’editorialista di Repubblica chiede: “È molto chiaro che Draghi a Grillo è molto piaciuto. A lei è piaciuto? E avete chiesto tre ministeri? Che impressione le ha fatto Draghi?”. Crimi risponde smentendo che il M5s abbia chiesto tre ministeri poi sottolinea: “Devo dire che mi è sembrato una persona che ha ben chiaro cos’ha davanti. Secondo me le difficoltà le troverà in Parlamento”. Qui arriva, puntuale, la stoccata della De Gregorio: “Ma ha ben chiaro cos’ha davanti anche quando ha davanti lei?”. E Crimi: “Certamente, lo abbiamo rappresentato con chiarezza. Non siamo persone facili. Anche Giuseppe Conte ha dovuto confrontarsi con noi, con la nostra forza”.

Redazione

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