Il popolo del World Cleanup Day anche quest’anno scenderà in piazza il 18 e 19 settembre per una piccola, grande, azione rivoluzionaria: ripulire l’ambiente che ci circonda. C’è Carlo che a 6 anni porta mamma e papà in spiaggia a raccogliere i bastoncini dei cotton fioc. C’è Carmine che non ne può più di vedere la spiaggia della sua città invasa dalle siringhe. Ci sono Gemma, Ciro, Antonio, Annamaria e tanti altri che hanno deciso di aderire alla più grande azione civica di pulizia al mondo. Lo fanno da volontari per dimostrare che facendo si può migliorare il mondo.

In Italia a coordinare il progetto c’è l’associazione ambientale Let’s do It! Italy. Ad oggi sono quasi 800 le azioni registrate sul sito dell’associazione. Ma sono destinate a crescere. Come ogni anno, dal 2018, nella settimana che precede il World Cleanup Day c’è il numero maggiore di registrazioni. È facile dunque immaginare che saranno raggiunti i numeri dello scorso anno, quando sono state superate le 2 mila azioni di pulizia e sensibilizzazione ambientale.

“Da decenni un numero sempre maggiore di cittadini è interessato alle questione ambientali – ha detto Vincenzo Capasso, presidente di Let’s Do It! Italy – E non solo in Italia, che è sicuramente uno dei Paesi che di disastri ambientali ne sa qualcosa. Let’s do It! è nato in Estonia nel 2008. In un solo giorno 50 mila persone hanno raccolto oltre 10 mila tonnellate di rifiuti. Un movimento che negli anni ha trovato sempre maggiore partecipazione, arrivando in 180 Paesi nel mondo. Lo stesso numero di Paesi che ospiterà quest’anno la quarta edizione del World Cleanup Day”.

Partecipazione omogenea da nord a sud. Torino, Milano, Roma, Napoli, Bari, Palermo. In quasi tutte le città capoluogo si svolgerà almeno un’attività. Tantissimi anche i comuni medio piccoli dove i volontari ripuliranno dai rifiuti. Saranno migliaia i volontari che il prossimo fine settimana si armeranno di guanti e sacchi per ripulire un angolo di strada, una piazza, una spiaggia, un parco urbano.

“La giornata mondiale è il 18 settembre, ma le azioni si svolgeranno in tutta Italia anche domenica 19 ed il prossimo fine settimana – ha spiegato Capasso – Proprio il 26 settembre, tra l’altro, abbiamo organizzato, assieme all’associazione Vitaru, una sfilata di abiti realizzati con materiali da riciclo che è inserita all’interno della Milano fashion Week, coordinata da Natalia Siassina che per Let’s do It! Italy segue questo settore. Modelle e stiliste provenienti da diversi Paesi sensibilizzeranno di un pubblico mediamente meno interessato alle tematiche ambientali. Nello stesso fine settimana avranno luogo anche le azioni della campagna Puliamo il mondo di Legambiente”.

Il World Cleanup Day in Italia ha già avuto un assaggio. Domenica 12 settembre è stata Torino ad aprire le danze di questa edizione con la #trashchallenge organizzata Vie d’Acqua in collaborazione con Decathlon, alla quale hanno preso parte diverse altre associazioni del territorio ed oltre 250 partecipanti. Tra i rifiuti recuperati lungo le sponde del Po bici, carrello della spesa, tubi, ferro, siringhe, centinaia di bottiglie di plastica e vetro, migliaia di cicche di sigarette. Un’azione si è già svolta anche a Venezia sul Naviglio del Brenta e sul canale Novissimo.

Come nelle passate edizioni il World Cleanup Day ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Transizione ecologica. Quest’anno riceve anche il patrocinio del Programma All4Climate – Italy 2021, gestito dal Ministero della Transizione Ecologica, volto a promuovere il 2021 come anno dell’Ambizione Climatica. A sostenere il World Cleanup Day anche molte amministrazioni comunali. Spontex Italia ha deciso di sostenere le attività donando a Let’s do It! Italy 10 mila paia di guanti. Crescono il contributo del volontariato aziendale e la sensibilità delle imprese alla sostenibilità ambientale. Tra quelle che aderiscono al World Cleanup Day figurano Decathlon Italia, Spontex, Johnson & Johnson, Axa, Banana Beauty, Allianz Partners, Euler Hermes, weDo/.

“Per noi il mese di settembre è da anni dedicato alle azioni di pulizia, dietro le quali c’è il lavoro di decine di volontari nei mesi precedenti – ha concluso Capasso – Una fatica che però viene ripagata dalla grande partecipazione dei cittadini che sono sempre più attenti alle questioni ambientali locali e globali. Questo significa che il messaggio di sostenibilità, di riappropriazione del nostro pianeta, dei luoghi in cui viviamo sta passando. Il World Cleanup Day non è una giornata fine a sé stessa, bensì un punto di partenza per lasciare pulito come lo abbiamo reso assieme alla rete che si crea in questa giornata”.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.