Da mesi omicidi e terrore
Agguato a Napoli, sangue nel Rione Traiano: “Mi hanno sparato senza motivo”
“Mi hanno sparato senza motivo“. E’ questa la versione fornita da Maurizio Minichini, 36 anni, alla polizia dopo essere stato ferito lievemente alle gambe da alcuni “sconosciuti” che in sella a uno scooter lo avrebbero affiancato mentre era alla guida di un altro motorino, sparando almeno sei colpi d’arma da fuoco.
L’episodio è da inquadrare nella notte di domenica 31 luglio quando, intorno alle 3, i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti in via Catone nel Rione Traiano, zona del quartiere Soccavo di Napoli, per segnalazione di colpi d’arma da fuoco.
Sul posto il 46enne già noto alle forze dell’ordine che presentava alle gambe delle lievi abrasioni. Sequestrati sei bossoli calibro 9×21 rinvenuti sul manto stradale. Da una prima sommaria ricostruzione ancora da verificare pare che l’uomo mentre era a bordo del proprio scooter sia stato avvicinato da alcuni individui a bordo di un altro mezzo che per motivi ancora poco chiari esplodevano alcuni colpi d’arma da fuoco nei suoi confronti.
L’uomo è stato medicato dal personale del 118 intervenuto sul luogo e le abrasioni sembrano essere riconducibili a colpi di striscio o rimbalzo. Le indagini sono condotte dei Carabinieri della compagnia di Bagnoli.
Minichini già in passato è stato vittima di un agguato, sempre in via Catone. Era il 2014 e i pistoleri lo ferirono all’addome.
Nella zona negli ultimi mesi sono state registrate fibrillazioni sia nel quartiere di Soccavo che nel Rione Traiano. A Soccavo è stato prima ferito non gravemente Antonio Ernano, 44 anni, cognato del boss Alfredo Vigilia, detto ‘O niro’, poi poche ore dopo, all’alba del 18 maggio è stato ritrovato il cadavere di Emmanuele De Angelis, 28enne con precedenti per spaccio e ricettazioni, tra gli alberi di un giardino condominiale di via Contieri. Il giovane è stato giustiziato con ben cinque colpi d’arma da fuoco al volto. Una esecuzione spietata sulla quale sono in corso le indagini della Squadra Mobile di Napoli. Nella zona sarebbe in atto lo scontro tra i Vigilia, cui De Angelis era legato, e lo storico clan Grimaldi, riorganizzatosi dopo anni e intenzionato a riprendere gli affari illeciti nella zona sottratti dai vecchi affiliati proprio dei Vigilia.
Il 15 giugno scorso un altro morto ammazzato. Si tratta di Michele Della Corte, 66enne già noto alle forze dell’ordine, crivellato di proiettili, circa una decina, poco dopo le 7 del mattino mentre camminava lungo il marciapiede a pochi passi dalla sua abitazione in via Paolo Grimaldi, all’altezza del civico 80.
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