Per il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, “non c’è nulla di liberale nelle riforme” costituzionali “che il ministro Nordio sta annunciando. Credo che il nostro sistema di garanzie democratiche non possa fare a meno di azione penale obbligatoria e unità delle carriere: se si toccano questi capisaldi non si fa un riforma in senso liberale ma si pongono le premesse per un controllo politico sull’azione penale”.

L’associazione insorge dunque il ministro del governo Meloni. Santalucia è intervenuto con un discorso nel Comitato direttivo centrale dell’associazione. “Non alziamo muri, non facciamo scontri, ma vogliamo spiegare che non sono riforme che aumenteranno la qualità della giustizia”, ha aggiunto il Presidente dell’Associazione. Ha definito le proposte sulle intercezzaioni “un attacco a freddo” ricordando che ci sono state già due riforme in materia negli ultimi anni, nel 2017-2018 e poi nel 2020, per cercare di rendere pressoché impossibile che le intercettazioni non rilevanti vadano all’esterno. Le citazioni dal discorso di Nordio sono tratte da Ansa.it.

“Credo che la cronaca di oggi – e penso a quello che che sta succedendo in Belgio, con un’indagine che si è giovata fortemente delle intercettazioni – si sia incaricata di smentire l’ordine delle priorità del ministro”, ha aggiunto Santalucia. Inoltre con il Pnrr siamo “in un quadro in cui i controlli di legalità debbano essere potenziati”. Santalucia ha riconosciuto l’invito di Nordio all’Associazione a fare proposte per rendere più efficiente il sistema e per aiutare gli uffici in un momento di particolare difficoltà.

“Il ministro ha parlato anche della depenalizzazione e invitato l’Anm a formulare proposte concrete e si è detto pronto ad accogliere le proposte. Ci ha inviato a dei tavoli su geografia giudiziaria, sulla depenalizzazione, e si è detto pronto a un tavolo sulla normativa sulla presunzione di innocenza“. La priorità riguarda le piante organiche, ha ricordato Santalucia: “Ci sono uffici oberati, altri in cui si sta meno peggio, una redistribuzione delle risorse nell’immediato, prima degli effetti dei concorsi, potrebbe essere una strada”.

“Sicuramente – ha aggiunto il segretario dell’Anm Salvatore Casciaro – non faremo mancare il nostro apporto”. Casciaro ha spiegato che durante l’incontro con il ministro Nordio, l’Anm ha segnalato “non solo l’esigenza di colmare le lacune della disciplina transitoria” della riforma Cartabia, “ma alcuni gravi problemi d’organizzazione e funzionamento dei servizi legati alla giurisdizione”: “A breve mancheranno circa 2.000 magistrati rispetto alle previsioni della pianta organica”; sono note “le precarie condizioni dell’edilizia giudiziaria” e “ancora più allarmanti sono le scoperture del personale amministrativo”. I dati raccolti dall’Anm mostrano che ad esempio, la procura di Piacenza, il Tribunale di Sorveglianza di Bologna, la Corte d’appello e il Tribunale per i Minorenni di Genova, il Tribunale di Imperia hanno scoperture intorno al 50% e che l’intero distretto di Milano ha una percentuale di scopertura del 32% circa.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.