È Armen Sargsyan, fondatore del battaglione delle forze speciali ArBate, ricercato da tempo dalle autorità ucraine, la vittima dell’esplosione di oggi nel complesso residenziale “d’élite” nel nord ovest di Mosca “Alye Parusa”. “Sargsyan era stato prima ricoverato in ospedale in condizioni sono valutate come estremamente gravi tanto da rendere necessaria l’amputazione della gamba, avevano fatto sapere diverse fonti in un primo momento. Per l’uomo però non c’è stato niente da fare.

Chi era Armen Sargsyan

Sarkisian, 46 anni, nato in Ucraina e ricercato nel Paese per le sue prolungate attività filorusse, era il numero uno di Arbat, milizie in origine formate soprattutto da armeni, un’unità che combatte al fianco della Russia nella guerra in Ucraina. L’uomo era a capo della Federazione di pugilato della regione di Donetsk, nonché del centro di addestramento militare di Gorlovka. Le autorità di Kiev lo accusavano di aver minacciato la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, oltre a essere coinvolto nell’operazione militare speciale russa nel Paese. Il suo battaglione era impegnato a combattere contro i militari ucraini nella regione russa di Kursk. La bomba di questa mattina è esplosa nell’atrio dell’elegante palazzo in Avjatsionnaja ulitsa, probabilmente nascosto in un divano e poi azionato a distanza al momento del suo passaggio. Le indagini su un possibile omicidio sono in corso, ma al momento l’attacco nei suoi confronti non è stato classificato come atto terroristico, poiché ritenuto un’azione pianificata e su commissione. Nell’esplosione è stato ferito un uomo della sua scorta, Oleg Kaspirovich, 49 anni.

Redazione

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