«Quello andato in onda mercoledì sera su La 7 è stato uno squallido esempio di giornalismo». È durissima la critica dell’avvocato Stefano Giordano, legale di Bruno Contrada, nei confronti della trasmissione “Atlantide” dedicata alla strage di Capaci. E nella quale il giornalista Saverio Lodato, intervistato da Andrea Purgatori, ha rivelato il nome dell’ex poliziotto dietro le “menti raffinatissime” che avrebbero organizzato il fallito attentato dell’Addaura. Una confidenza che gli avrebbe fatto il giudice Giovanni Falcone. «Ma al momento giusto, sicuramente in sede legale, tireremo fuori i documenti che provano la profonda stima che il giudice Falcone nutriva nei confronti del dottor Contrada», aggiunge Giordano.

Di che documenti parla?
Abbiamo documenti che provano il contrario di quanto ha detto Lodato. E che esibiremo al momento opportuno. Documenti che provano la stima che Falcone aveva nei confronti del dottore Contrada. E ce n’è più di uno. Al momento non posso dirle di più perché li utilizzeremo per intentare una causa nei confronti del dottor Lodato e di Purgatori che non ha preso le distanze da quanto ha detto il suo collega.

Cosa non ha gradito della puntata?
La sensazione è stata quella dell’imboscata preparata a tavolino. Il dottore Purgatori aveva inizialmente detto che ci sarebbero stati degli scoop. E poi sentiamo la rivelazione del nome di Contrada come “mente raffinatissima”, detta in modo ambiguo. Come se dietro il fallito attentato del 1989 ci fosse Bruno Contrada. Non c’è stato alcun contraddittorio. E Purgatori sapeva benissimo che Lodato avrebbe pronunciato quel nome. Poco prima, infatti, era già pronta la foto di Contrada.

In diretta ha chiesto a Purgatori di scusarsi: perché?
Quando si fa un’accusa e l’accusato non è presente, deontologia vuole che s’interpelli l’accusato in tutti i modi possibili. Invece Purgatori ha detto che “si apre uno squarcio sulla verità…”, come se, quanto dichiarato da Lodato, fosse già vero. E poi perché Lodato dice solo ora queste cose?

Lei che idea si è fatto?
Perché non gli sta a genio il fatto che Contrada sia stato liquidato dallo Stato per ingiusta detenzione. Ma non è questo il punto. L’interesse di Lodato era quello di diffamare Contrada, Purgatori ha avuto un atteggiamento acquiescente. I fatti riportati sono falsi. Presto, insieme al mio assistito, verificheremo quale sarà la cosa migliore da fare. Personalmente sono contrario alle cause penali per diffamazione, penso sia meglio l’aspetto risarcitorio. Ma vedremo come agire.